Titolo Originale: The Pages, o anche An Acceptable Loss
Anno e Nazione: USA 2019
Genere: Thriller, Drammatico
Produttore: Colleen Griffen
Regia: Joe Chappelle
Sceneggiatura: Joe Chappelle
Cast: Tika Sumpter, Jamie Lee Curtis, Ben Tavassoli, Jeff Hephner
Deanna Dunagan, Alex Weisman, Clarke Peters, Rex Linn, Ali Burch
Deanna Dunagan, Alex Weisman, Clarke Peters, Rex Linn, Ali Burch
Durata: 95 minuti
Thriller politico con Jamie Lee Curtis e Tika Sumpter.
Una docente universitaria, ex consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti, subisce la misteriosa persecuzione di uno studente.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 10/03/2020 Qui - Per i primi 40 minuti sembra un film molto confuso, con flashback di un qualcosa che è successo precedentemente ma non si riesce a capire di cosa si tratta. Anche i personaggi non sono delineati e non si capiscono i loro ruoli in quello che è successo e in quello che sta succedendo. Poi viene chiarito tutto, viene spiegato il fatto, fulcro della trama e attorno al quale ruotano tutti i personaggi. Tutto viene messo a fuoco e ogni cosa ha un senso, ma per arrivare a questo punto si rischia più volte di interrompere la visione, perché la struttura del film deve lasciare trasparire qualcosa di più chiaro per creare interesse a continuare la visione. Superato questo ostacolo, si può dire che ne è valsa la pena aspettare e anche lo svolgimento successivo è molto ben pensato. Il finale è scontato ma non troppo, e potrebbe tranquillamente essere l'inizio di un secondo film o la degna chiusura di questo a seconda di quello che ognuno può o vuole pensare pensare. Tuttavia nel complesso rimane un film (che unisce thriller, dramma e azione) non propriamente riuscito, gli spunti di riflessione (riscontrabili già dal titolo) non riescono a fare breccia e nonostante le buone performance di Jamie Lee Curtis (nel ruolo di presidente degli Stati Uniti, e caspita che carisma e che coraggio la presidentessa) e Tika Sumpter (che in verità non mi dice niente, ma film li ha fatti), la sensazione è quella di aver visto un film a metà, un film vedibile ma dimenticabile. Voto: 5,5
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