Titolo Originale: Sobibor
Anno e Nazione: Russia, Germania, Lituania, Polonia 2018
Genere: Drammatico, Guerra, Storico
Regia: Konstantin Khabenskiy
Cast: Christopher Lambert, Dainius Kazlauskas, Dirk Martens, Evgeniy Sarmont, Fabian Kocięcki
Felice Jankell, Gela Meskhi, Ivan Zlobin, Joshua Rubin, Jovydas Starkus, Kacper Olszewski
Konstantin Khabenskiy, Mariya Kozhevnikova, Maximilian Dirr, Michalina Olszańska
Mikołaj Krawczyk, Mindaugas Papinigis, Philippe Reinhardt, Roman Ageyev
Sergey Godin, Wiesław Cichy, Wolfgang Cerny
Felice Jankell, Gela Meskhi, Ivan Zlobin, Joshua Rubin, Jovydas Starkus, Kacper Olszewski
Konstantin Khabenskiy, Mariya Kozhevnikova, Maximilian Dirr, Michalina Olszańska
Mikołaj Krawczyk, Mindaugas Papinigis, Philippe Reinhardt, Roman Ageyev
Sergey Godin, Wiesław Cichy, Wolfgang Cerny
Durata: 108 minuti
La drammatica rivolta in un campo di sterminio nel dramma bellico con Christopher Lambert.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/03/2020 Qui - Questa drammatica storia (la storia dell'unico caso di fuga di massa da un campo di sterminio nazista, quello di Sobibor, in Polonia) è stata raccontata probabilmente meglio in documentari e film precedenti ma non è possibile non emozionarsi a certe scene (anche se giusto un paio, che è abbastanza poco). Realizzata bene in particolare la sequenza della festa prima della fuga, mentre per il resto non assistiamo a grandi novità visive, anzi, il finale al rallenty è semplicemente mal riuscito. Il cast (alquanto sconosciuto, ma dopotutto parliamo di attori prevalentemente russi, russo come il regista) fa il suo dovere a parte Christopher Lambert che impersona un gerarca nazista di dubbia identità, un personaggio scritto male che si adatta alle poche capacità dell'attore. Resta pur sempre un film che racconta un fatto di cui fare memoria (anche perché espone in maniera estremamente cruda ed efficace il funzionamento del sistema di morte messo a punto dai nazisti, lo ricostruisce in tutta la sua perfidia purtroppo), quindi non solo è giusto che ogni tot di anni ne esca uno sull'argomento, ma è giusto che venga visto, anche se era preferibile che il film (se non sbaglio selezionato per rappresentare la Russia ai premi Oscar 2019 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera) fosse stato realizzato meglio, che fosse più "caldo" di quello che è (ovvero abbastanza freddo). In tal senso si poteva quindi fare di più, ma il suo forte valore pedagogico (e non solo) non è in discussione. Voto: 5,5
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