martedì 17 marzo 2020

Unfriended: Dark Web (2018)

Titolo Originale: Unfriended: Dark Web
Anno e Nazione: USA 2018
Genere: Thriller, Horror
Produttore: Jason Blum, Timur Bekmambetov
Regia: Stephen Susco
Sceneggiatura: Stephen Susco
Cast: Colin Woodell, Andrew Lees, Betty Gabriel, Connor Del Rio
Rebecca Rittenhouse, Savira Windyani, Stephanie Nogueras, Chelsea Alden
Durata: 88 minuti

Dai produttori di "Scappa - Get Out", il secondo capitolo di una saga horror.
Un ragazzo scopre dei file nascosti nel suo computer e precipita nel cuore più nascosto e infernale della rete.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/03/2020 Qui - Fa scendere uno strano brivido dietro la schiena accendere il computer subito dopo aver visto questo film. Il film infatti si ascrive al gruppo degli laptop screen horror, a metà tra mockumentary e thriller, ovvero quei film in cui lo spettatore segue i personaggi e gli sviluppi della trama esclusivamente attraverso lo schermo di un computer. Questa particolare tecnica narrativa, sorta di sottogenere cinematografico, ha dato luogo a diverse opere cinematografiche, con esiti altalenanti. Paradossalmente proprio il primo capitolo (del 2015), ovvero Unfriended, uno dei punti più bassi, uno dei più alti invece Searching, dove il regista Aneesh Chaganty al suo esordio sperimentò al massimo questo linguaggio cinematografico, costruendoci un thriller audace che riuscì a trovare ottimi spunti di sceneggiatura per tenere lo spettatore con il fiato sospeso. Qui siamo nel mezzo, qui dove quella tecnica viene ripresa cambiando però, oltre ai personaggi, anche il tono e la tematica del racconto, stavolta la tensione abbandona il soprannaturale, correndo sul filo di una dimensione assolutamente reale e, per tal motivo, decisamente più disturbante, ruotando attorno al fantomatico e oscuro, dark web. Peccato che come storia questo Unfriended: Dark Web (a cui timone c'è Stephen Susco, già regista dei remake americani The Grudge e The Grudge 2, in veste di sceneggiatore e regista) sia la solita menata condita con tutto il suo cospirazionismo e complottismo di fondo, ma a parte ciò la storia regge e si crea un buon "climax". La resa visiva devo dire che molto più lineare e meno caotica del primo capitolo. Inoltre i personaggi sono decisamente meno odiosi dei loro predecessori, anzi, devo dire che offrono una discreta prestazione nel complesso. L'elemento che mi ha colpito in positivo è la bastardaggine di fondo che c'è in questo film (comunque molto bravi per quanto riguarda la distribuzione italiana che praticamente rifà metà film). Giochi più grandi in cui personaggi vengono risucchiati, senza una briciola di speranza. Ha un tasso di cinismo e di crudeltà che non mi aspettavo e forse proprio per questo che non mi è dispiaciuto affatto. Se devo essere sincero non gli avrei dato un soldo bucato. Capolavoro non lo è affatto, ma un salto in alto di categoria rispetto al primo capitolo senza dubbio. Voto: 6+

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