Titolo Originale: Summer of 84
Anno e Nazione: USA, Canada 2018
Genere: Thriller
Produttore: Matt Leslie, Jameson Parker, Van Toffler
Shawn Williamson, Cody Zwieg
Regia: François Simard, Anouk Whissell
Yoann-Karl Whissell
Sceneggiatura: Matt Leslie, Stephen J. Smith
Cast: Graham Verchere, Judah Lewis, Caleb Emery, Cory Grüter-Andrew
Tiera Skovbye, Rich Sommer, Jason Gray-Stanford, Shauna Johannesen
William MacDonald, Harrison Houde, Aren Buchholz, Susie Castillo
Reilly Jacob, Jaiven Natt, J. Alex Brinson, Patrick Keating
Patrick Lubczyk, Jordan Buhat, Mark Brandon, Shahrokh Ferdowsi
Durata: 105 minuti
Un gruppo di ragazzini indaga su un serial killer, il sospettato è un poliziotto che abita nel loro quartiere.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/03/2020 Qui - Innanzitutto bisogna precisare che a dispetto di quelli che catalogano questo film come un horror, il suddetto non lo è affatto, è però un thriller di tutto rispetto. Un film bello dove si respirano le magiche atmosfere di Stand by me, una storia di amicizia, risate, complicità e adolescenza in fiorire che vede i giovani protagonisti barcamenarsi in un indagine su una serie di omicidi con vittime degli adolescenti. Perché va bene che è una storia non del tutto inedita, in tal senso era facile fare grossi passi falsi su basi tanto inflazionate, ma il risultato è (nonostante i difetti, un concept già visto, stereotipi e cliché) davvero pregevole e val la pena godersi lo spettacolo. La storia infatti parte come una teen comedy, con la classica comitiva di ragazzini che cazzeggiano tutto il giorno, per poi virare su spesse tinte gialle dove le cose si vivacizzano e cominciano a farsi interessanti. L'investigazione cominciata e conclusa dai ragazzi si fa apprezzare da dialoghi lineari, un ritmo senza cali e delle interpretazioni discrete (ben amalgamato il gruppetto di bravi attori in erba, volti per lo più sconosciuti che, malgrado ciò, sanno subito accattivarsi il pubblico) che riescono a non scadere nella noia, rendendo la visione forse poco originale ma abbastanza fluida e compatta (nel cast tuttavia spiccano due volti, quello di Rich Sommer, bravo nei panni del buon poliziotto, e quello di Tiera Skovbye, graziosa giovane già nel cast di bellissime in C'era una volta 7, qui la prova). Il finale non è di quelli classici ma sembra piuttosto riuscito e lascia quel velo di thrilling che convince e propende per un voto positivo. E poi è indubbio che l'atmosfera e l'ambientazione anni '80 venga qui ricreata davvero bene, a parte il linguaggio: troppe parolacce per un film dell'epoca (lo dico per fare una constatazione, non del moralismo). E' quindi superfluo dire che le citazioni si sprecano, si vede che la pellicola nasce dal successo della serie tv "Stranger things", ma non è un difetto. Buona la fotografia, ottima la colonna sonora che sottolinea perfettamente le varie fasi tensive all'insegna di un suspense sempre alta e costruita con grande perizia dal regista, dai registi, qui addirittura tre. Insomma un film, presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2018, proprio carino. Voto: 6,5
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