giovedì 2 gennaio 2020

Il Grinch (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/01/2020 Qui
Tema e genere: Adattamento animato del grande classico letterario scritto nel 1957 dal Dr. Seuss.
Trama: Nel paese di Chissarà, una strana creatura verde guarda con disgusto i preparativi della gente per il Natale. Una festa che detesta e che cercherà di rovinare.
RecensioneIl Grinch è un personaggio da molto ormai entrato nell'immaginario collettivo, al pari si potrebbe dire, di quello Scrooge del Canto di natale di Charles Dickens con cui condivide alcuni tratti caratteriali. Tralasciando il confronto con la pellicola di Ron Howard che l'ha introdotto alla nostra generazione attraverso la straordinaria interpretazione di Jim Carrey (anche perché il personaggio animato, per quanto simpatico, è soltanto una pallida imitazione di quello interpretato da quest'ultimo), il nuovo film dello studio di animazione Illumination (Cattivissimo MePetsMinions) si propone di ridare nuova linfa al personaggio del Dr. Seuss, rivolgendosi soprattutto ad un pubblico di giovanissimi. Per fare ciò, i registi Yarrow Cheney e Scott Mosier, eliminano le atmosfere cupe, ne depauperano il carattere e tutto è più colorato e tenero, le immagini sono luminose e il Grinch è più umano, forse troppo, perché il film seppur piacevole nella sua scorrevolezza, è spesso stucchevole. Ora non che la "tenerezza" sia un male, ma sinceramente mi aspettavo di più, più che un film per bambini come tanti. Il registro comico non presenta particolare originalità, ricorrendo a stilemi piuttosto classici del genere, la trama seppur riesce a rendere in modo chiaro e lineare l'evoluzione del protagonista, offrendo una soluzione delle vicende gradevole e plausibile per quanto riguarda la caratterizzazione dello stesso, non è elaborata ed assomiglia troppo a precedenti della "casa".

Non annoia, la pellicola viene inoltre valorizzata da una regia dinamica e una colonna sonora energica, ma questa nuova versione seppur riuscita è troppo piegata al basso, nel senso di target d'età. Visivamente il film si fa apprezzare, per colori e qualità dei "disegni" e dell'animazione, nonché per una buona dose di umorismo, e sì, anche per una certa tenerezza. Non si arriva però ai livelli di profondità di Ortone e il mondo dei Chi, non si arriva a raggiungere la dirompente simpatia del fantastico film del 2000, non si arriva qualitativamente e quantitativamente a livelli di elevata moderna animazione. Può soddisfare certamente i bambini, ma non tutti gli altri, o almeno personalmente non può meritare un voto migliore di quello che gli ho dato. Quanto alle voci, nella versione originale il Grinch è doppiato dal bravo Benedict Cumberbatch, ma anche il "nostro" Alessandro Gassmann, voce italiana del personaggio, se la cava bene, ma non benissimo, come il film.
Giudizio in sintesi: Cartone graficamente riuscito, con qualche scena divertente ma in generale adatto più che altro a bambini. Si poteva però fare di più, perché così facendo rimane il solito cartone per bambini, carino ma non veramente bello.
Consigliato: Sì, soprattutto ai bambini, agli altri solo se amanti del genere animazione e del tema natalizio.
Voto: 6,5

Nessun commento:

Posta un commento