Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/09/2021 Qui - Il film che non ci si aspettava dopo Babadook, la Jennifer Kent s'arrischia con mirabile temerarietà su tutt'altre sponde e affronta gli orrori dell'imperialismo britannico nella natia Australia (siamo in Tasmania, per la precisione) tra aborigeni massacrati e sevizie sulle donne detenute, creando al tempo stesso un ritratto storico veritiero e una riflessione sulla violenza. Rispetto a molti altri film del genere (è a tutti gli effetti un horror del sottogenere rape and revenge) i tempi sono molto più dilatati e la violenza è molto più brutale e realistica. Oltre alla violenza fisica viene mostrata anche la violenza dell'uomo bianco verso le popolazioni indigene. Ma a parte questo non c'è molto altro. Le riflessioni ci sono ma non si sentono. La narrazione non brillando per originalità va via in (scontata) scioltezza. Una certa prolissità, soprattutto nel finale (che avrebbe beneficiato di un buon taglio di forbici), non toglie comunque incisività ad un film, servito fra l'altro da un'intensa recitazione della protagonista, l'italo-irlandese Aisling Franciosi, coraggioso. Per la Kent tuttavia, dopo il precedente molto riuscito, è un netto passo indietro, nonostante questo The Nightingale resti un sufficiente film. Voto: 6
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