martedì 21 settembre 2021

I falchi della notte (1981)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/09/2021 Qui - Dopo aver scatenato il panico in Europa, Wulfgar, pericoloso e sfrenato terrorista, si sottopone ad una operazione di chirurgia plastica per recarsi negli USA con un nuovo volto e nuovi obbiettivi (ed è qui che Rutger Hauer entra in scena calandosi perfettamente nel ruolo, facendo peraltro guadagnare punti al film stesso). Viene istituita, pertanto, una squadra speciale incaricata di fermare il pericoloso attentatore: tra i membri delle forze armate vi è Deke Da Silva, un poliziotto che dovrà abbandonare la propria virtù morale per svolgere il suo lavoro. I falchi della notte rappresenta uno dei maggiori classici polizieschi metropolitani, la cui sceneggiatura, lineare e sobria, oltre a rifarsi ai marchi principali del genere, erige caratteri notturni e noir, che colmano l'atmosfera del film. Di un cult di inizio anni ottanta (nello stile di quegli anni) che pure un'impronta sicuramente e successivamente darà. Nighthawks infatti, diretto con buon mestiere dal buon mestierante Bruce Malmuth, è sulla strada che porta alla futura versione del poliziotto al cinema (brutale, reazionaria e salvatrice) e quella tradizionale-classica, ormai passata e datata. Il rapporto tra Da Silva e Wulfgar diverrà un personale scontro in cui ad essere evidenziate saranno le analogie che legano il poliziotto alla sua nemesi. Il confronto tra i due protagonisti, centralizzato sulla destabilizzazione tra bene e male, funziona a metà, rendendo ancora più interessante ed intrigante la storia ma concretizzandosi quasi per nulla nel film. La regia dona stile e qualità alle scene notturne e alle sequenze dedite agli inseguimenti e alle sparatorie, dando carattere e spirito alla pellicola (una pellicola veloce, emozionante, ricca di adrenalina e con un gran ritmo), ed inoltre rendendo la storia tesa e coinvolgente, nonché credibile (travestimenti a parte). Finale carino grazie ad un colpo di scena "quasi" inaspettato. Positivo anche il cast di contorno (c'è pure il Billy Dee Williams di Star Wars e La donna bionica alias Lindsay Wagner), oltre ovviamente a quello "principale" dove a sorprendere è soprattutto Sylvester Stallone, perché anche se Rutger Hauer, nel ruolo dell'antagonista, batte tutti, lui è altrettanto e perfettamente calato. Fornendo, e non scherzo, una delle sue performance migliori (travestimento a parte). Non un capolavoro, ma sicuramente un gran bel poliziesco classico. Voto: 7

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