giovedì 30 settembre 2021

Jack in the Box (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/09/2021 Qui - Che peccato, un'occasione mancata. Il film di per sé non sarebbe stato poi male, anche se l'idea di base è una sorta di patchwork da Masters come Hellraiser e Terrifier, la trama del film che racconta di una scatola sorpresa, tirata fuori dal magazzino di un vecchio museo e messa ad esposizione al pubblico, avrebbe potuto attirare l'attenzione dello spettatore per curiosità, ma per rendere un film appetibile e di presa sul pubblico due elementi che non devono mai essere sottovalutati sono la fotografia e le musiche. Per me il grosso errore del regista Lawrence Fowler è stato personalizzare un po' troppo il colore insistendo sul giallo pallido tendente al grigio verde di fondo e sulla musica svogliatamente banale a mo' di tiritera ridondante. Questi due elementi importantissimi per dare più impatto alla visione, qua sono invece di disturbo perché dissonanti e pertanto distolgono la concentrazione dal film. Non mi è piaciuto e mi dispiace (perché Jack è fatto bene e il finale è "cattivo" al punto giusto), poteva essere un buon horror, se però anche la sceneggiatura (e il resto) avesse ricevuto più cure. Voto: 4,5

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