giovedì 9 settembre 2021

Deliria (1987)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/09/2021 Qui - Debutto alla regia di Michele Soavi, dopo le comparsate in vari film di genere di Dario ArgentoLamberto Bava (in Dèmoni per esempio), Joe D'Amato. Buon esordio il suo, con uno dei primi slasher di stampo italiano. Il regista riesce infatti a confezionare una pellicola interessante e sotto alcuni aspetti davvero caratteristica. Trama solida, dinamica buona, fotografia accettabile sono gli elementi positivi di Deliria. I difetti invece sono gli effetti sonori e la musica, essi allontanano in modo quasi strutturato la tensione, attori improvvisati ma in linea di massima "simpatici". Michele Soavi prende indubbiamente diversi spunti da alcune pellicole del (suo) Maestro Argento, difatti sono evidenti diversi richiami, ma comunque in linea di massima egli riesce a farsi "rispettare" presentando un prodotto accattivante e davvero crudo, dopotutto in questa pellicola lo splatter/slasher è padrone, da notare, sottolineare la crudeltà, il cinismo del Killer che si "sbarazza" facilmente delle sue prede. L'inizio della pellicola è buono, il regista presenta le personalità dei vari protagonisti, i passaggi iniziali ricordano a tratti quelli di "Halloween" pellicola di John Carpenter, ma non la raggiunge in qualità. Come accennato, dinamica ben costruita "incastra" beffardamente tutti nel teatro. Segue una inevitabile, efferata carneficina, grande lavoro della regia che regala allo spettatore omicidi interessanti, particolari (a volte un po' grotteschi) che accompagnati da una valanga di urli e di "sostanza" rossa deliziano (o disgustano, è pura soggettività) il palato di ogni spettatore. Ben curata anche l'icona del Killer, inoltre il suo "abito" è davvero suggestivo. Il finale è abbastanza teso, la trazione non mancherà, il regista riesce a costruire sequenze mozzafiato e molto movimentate. Ovviamente il (forzato) colpo di scena finale è una grossa stonatura, inoltre il regista dona al suo film una (inopportuna) vena umoristica (occhio al Killer nell'ultimissima scena) che fa abbassare inesorabilmente le quotazioni del film. Deliria è in fin dei conti un prodotto da apprezzare, film che sotto alcuni aspetti segue il solito filone cinematografico anni '80 e pone le basi sul solito "gruppetto" di ragazzi che cercheranno di sopravvivere al maniaco di turno, le musiche quasi rock (Must anni 80) come detto risultano essere banali, film che comunque allo stesso tempo si distingue in buona parte dalla massa grazie ad alcune trovate "fantasiose" che oggigiorno scarseggiano "mostruosamente" nel mondo cinematografico Horror. Voto: 6,5

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