Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/06/2021 Qui - Remake in live action del classico Disney del 1941 con protagonista il dolcissimo elefantino volante, che con l'inarrivabile originale ha però ben poco da spartire. Poi all'epoca la Disney calcava la mano sulla tragedia della separazione madre figlio (Dumbo, Bambi, etc), qui è presente, ma annacquato. Nell'originale Dumbo non ha amici, tranne il topo (un po' imbranato peraltro), qui invece è circondato da amici. I personaggi del circo sono dalla sua parte (tranne uno), tutti uomini peraltro. Non si capisce nemmeno perché venga tenuto diviso dalla madre una volta diventato famoso. Nell'originale i cattivi erano gli uomini, gli adulti, che più che essere cattivi erano distanti. Qui invece il cattivo è stupido, piatto e insignificante (povero Michael Keaton). L'unica cosa che funziona è la magia di Dumbo, l'elefante volante, ma non basta a rendere eccezionale questo film. Un film che commuove ben poco, di cui cast di nomi altisonanti, è in gran parte messo lì solo come specchietto per le allodole (Colin Farrell ed Eva Green al minimo sindacale, solo il redivivo Danny DeVito, già calzante in Jumanji: The Next Level, si salva). Molto meglio il comparto tecnico, la regia e le scenografie circensi nelle quali vediamo forse le uniche cose "burtoniane" del film (malriuscita tuttavia la scena degli elefanti rosa). A proposito di Tim Burton, regista di questo adattamento fedele ma privo del cuore necessario, con una sceneggiatura riempitiva e piena di cliché, da lui mi aspettavo sinceramente di più (con Miss Peregrine andò decisamente meglio). Voto: 5,5
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