Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/06/2021 Qui - Se nel passato, il bellissimo cartoon non disneyano Balto, ci aveva emozionato, oggi ci pensa la Disney a rimettere le cose in ordine, cioè: il cane Balto, rispetto al cane Togo è robetta. Nella corsa al siero del 1925 (antitossina della difterite) di 700 miglia in condizioni climatiche più che avverse, sia per l'uomo che per i cani (bellissimi Husky), in Alaska, Balto avrebbe corso la sua parte di staffetta, tirando la slitta, solamente per le ultime 40 miglia, il vero eroe, rimasto sconosciuto fino al 2019, sarebbe stato Togo, che ne ha percorse più di 400 assieme al suo padrone Seppala (un Willem Dafoe molto calzante). Togo fin da cucciolo si è sempre mostrato tanto determinato quanto indisciplinato, rifiutato dall'addestratore stesso. Però il "cuore di un sopravvissuto" è sempre più grande di quanto si pensi e Togo saprà conquistare il suo ruolo da leader e un posto speciale nel cuore suo e di sua moglie (Julianne Nicholson). Il film scorre nel solco di Iron Will, anche se siamo sempre in casa Disney, quindi, se il film si rivolge ad un pubblico più adulto in cerca di emozioni, il prodotto è sempre sufficientemente edulcorato. Nella storia e nel coraggio di Togo, troviamo elementi emozionali che permettono di affrontare la visione con un forte senso di empatia e commozione. Abbastanza piacevole tutto sommato, nonostante non riesco a passare sopra ad alcune sequenze romanzate quasi all'eccesso e/o esagerate (la parte sul ghiaccio per esempio) e a degli effetti speciali non sempre eccellenti. Buona la combinazione di dramma, avventura e sentimento con lo sfondo degli spettacolari paesaggi ghiacciati resi al meglio da una fotografia spettacolare. Insomma un buon film per famiglie a marchio Disney tratto da una storia vera, anche se, pregevole quanto si vuole, ma rispetto a Balto comunque inferiore, certamente meno memorabile. Voto: 6,5
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