Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/06/2021 Qui - Il film del regista Oz Perkins (regista che per la prima volta incrocio) opera una una rivisitazione della favola dei Grimm, senza stravolgere la narrazione della favola, cui rimane piuttosto fedele. La variante più importante sicuramente è mettere al centro della storia Gretel, ragazza divisa tra l'istinto protettivo nei confronti del fratello, come una madre, e la necessita di crescere in un contesto duro in cui la prima necessità è la sopravvivenza. Niente case di marzapane o altre invenzioni kitsch, ma un ottimo apparato visivo che si rivela l'elemento migliore del film, debitore sicuramente a The Witch di Robert Eggers (uno dei migliori horror degli ultimi anni), sotto questo punto di vista, ma capace di essere teso e molto inquietante sia all'interno della casa della strega e nell'aspetto sinistro del bosco, inquietante come tutte le fiabe nere che si rispettino. Discreta la colonna sonora, buone le interpretazioni di Sophia Lillis e soprattutto della strega, inquietante il giusto da giovane e da vecchia (Alice Krige perfetta), mentre il ragazzino che fa Hansel (Samuel Leakey) talvolta risulta molesto. Evitabile qualche eccesso nell'uso della computer grafica. A conti fatti, a parte una sceneggiatura non propriamente solida, un film discretamente riuscito, in cui quel finale ci sta. Un film decisamente apprezzabile nel mescolare elementi architettonici moderni con atmosfere cupe e trascinanti, promosso. Voto: 6,5
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