Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2015 Qui - La guerra dei bottoni (2011) è il nuovo remake del film del 1962, diretto da Yves Robert e tratto dall'omonimo romanzo di Louis Pergaud. Il libro di Pergaud è stato cinque volte trasposto in film. Cast e trama del romanzo e di quest'ultima trasposizione cinematografica: l'attrice principale del film è la bellissima Laetitia Casta, insieme a lei altri attori francesi di fama internazionale (Kad Merad per esempio). Il romanzo è parzialmente autobiografico: l'autore si è ispirato alla sua vita nel paese di Landresse (dipartimento di Doubs) dove si trovò ad insegnare come maestro elementare per due anni. Il titolo del romanzo deriva dal bottino di guerra conseguito via via dalle due bande a scapito l'una dell'altra; difatti i prigionieri vengono spogliati dai vincitori di tutti i bottoni, fibbie e lacci che portano addosso, e rimandati a casa tra il dileggio generale coi pantaloni in mano. Pubblicato per la prima volta nel 1912, il romanzo narra le vicende di un gruppo di ragazzini impegnati nell'appassionante "gioco della guerra", condotta contro i coetanei del vicino villaggio da sempre rivale.
La storia, ambientata nella campagna francese di fine Ottocento, descrive l'evolversi in senso sempre più ampio della sfida "all'ultimo bottone" tra gli scolari di Longeverne capitanati da Lebrac, e quelli di Velrans comandati dall'Azteco. In questa versione seguiamo le vicende del gruppo di Lebrac, l'ambientazione però è datata alla seconda guerra mondiale, con tutto quello che ne consegue, i nazisti e la caccia agli ebrei. Lebrac che guida le azioni guerrafondaie dei suoi amici si scopre innamorato nel momento in cui Violette, una bambina di città, arriva al villaggio ospite in casa dalla zia Simone. L'aspetto di Violette, però, suscita il sospetto che sia di origine ebree. Quando diventa certezza, Lebrac si prodiga affinché non venga denunciata alle autorità e questo grazie anche all'aiuto della banda rivale. E' un film che si lascia guardare anche se il finale è scontato. In Italia ha avuto molto successo la versione del 1994 che a me mi sembra migliore ma quest'ultimo film è godibile e il ritmo è veloce. Voto: 6
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