venerdì 28 settembre 2018

I Origins (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/09/2015 Qui - I Origins è una pellicola del 2014 scritta, diretta, montato e prodotta da Mike Cahill, un film drammatico di fantascienza che parla del labile confine tra scienza ed emozioni, tramite l'occhio, lo specchio dell'anima. Il dottor Ian Gray, dottorando in biologia molecolare e specializzato nel processo di evoluzione dell'occhio, lascia il suo laboratorio per partecipare a una festa. Lì conosce una giovane modella straniera (Sofi). L'incontro è fugace, ma basta la visione degli occhi della ragazza per fare accendere qualcosa in Gray. Anni dopo, Ian e la sua assistente di laboratorio, Karen, fanno una scoperta sensazionale con profonde implicazioni esistenziali. A quel punto, il medico sa che - pur rischiando di perdere il lavoro della sua vita - dovrà recarsi dall'altra parte del mondo per validare (o confutare) la sua teoria. Non è un capolavoro ma una pellicola originale e molto intensa.
Un amore veloce ma di una intensità unica, tanto da rimanere impresso nel cuore di un cinico scienziato, spingendolo verso una ricerca improbabile. Finale aperto, a libera interpretazione dello spettatore, forse la scelta peggiore per una trama che poteva essere conclusa in maniera più definitiva. Film intelligente e commovente fra scienza e fede con una buona fotografia, personaggi ben caratterizzati e bravi attori (su tutti Àstrid Bergès-Frisbey). In definitiva questo film affronta il tema del dualismo scienza-spiritualità. E' la scienza stessa, sviluppata nelle sue enormi potenzialità che permette incidentalmente di scoprire che l'anima esiste e che si reincarna nelle evoluzioni successive. L'amore è il mezzo per arrivare alla scoperta dell'anima? Forse sì. Voto: 7