martedì 25 settembre 2018

Un Natale stupefacente (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/09/2015 Qui - Alla vigilia di Natale, il piccolo Matteo di otto anni viene affidato agli zii Remo e Oscar quando i genitori (coltivatori) vengono arrestati (per un equivoco abbastanza singolare) con l'accusa di detenzione e spaccio di marijuana. Si crea così un Natale in campagna con una strana famiglia allargata. I due tutori, completamente diversi l'uno dall'altro per attitudine e carattere, si riveleranno però inadeguati al compito affidato loro. Greg è single, rockettaro e sciupafemmine, che cercherà l'aiuto di Genny (Ambra Angiolini, l'ultima fiamma). Lillo invece è stato appena lasciato dalla moglie ed è geloso del nuovo compagno di lei, un coatto tatuatore, ma cercherà di approfittare della situazione per riconquistarla. A complicare le cose, le visite a sorpresa di due zelanti ma bizzarri assistenti sociali, per verificarne l'idoneità alla "strana famiglia". Dopo anni di prove e sperimentazioni il film (del 2014) di Natale prodotto da Aurelio De Laurentiis è definitivamente passato dal genere comico alla commedia, passando da modelli esagerati e carnevaleschi a commedia ripulita. A non cambiare è invece la realizzazione rapida e poco curata e la continua ricerca alle situazioni banali. Le medesime componenti che rendevano quei film comici poco divertenti, sono infatti le stesse che rendono questa commedia poco sofisticata. Prendendo in prestito volti e nomi dai film più anonimi ma di successo degli ultimi anni e mettendo Lillo e Greg a tirare il gruppo, Un Natale stupefacente non vuole proporre nulla di diverso, anzi vuole essere molto simile alla concorrenza che vediamo tutto l'anno. La commedia vive di piccoli momenti e intuizioni degli attori anche se l'impressione è che niente sia cambiato negli ultimi trent'anni. Voto: 5,5

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