giovedì 29 novembre 2018

Bastardi in divisa (2014)

Mini recensione pubblicata su Pietro Saba World il 01/09/2015 Qui - Bastardi in divisa (USA, 2014): Per Ryan e Justin è un momento di svolta nella vita: è giunto il momento di decidere se rimanere a Los Angeles nella speranza di sfondare o tornare in Ohio e ammettere la propria sconfitta personale. L'ennesima umiliazione durante una rimpatriata con gli ex-compagni di college si trasforma per la coppia in un'idea di riscatto: fingere di essere agenti di polizia per guadagnare il rispetto e la popolarità fin qui mai raggiunta. Un gioco che Ryan comincia a prendere maledettamente sul serio, fino a entrare in collisione con il racket di un criminale efferato, lo psicopatico Mossi. Risate spensierate garantite da uno Wayans jr. in forma, specie nella fisicità di alcune sequenze (il travestimento da killer e i tragicomici tentativi di arresto, oltre al consueto repertorio sul suo lato più femminile con corredo di gag sugli stereotipi gay).
La coppia (insieme a Jake Johnson), prelevata di peso dalla serie Tv New Girl, si avvale di una chimica collaudata, che riesce a rimediare qualche sorriso anche quando si aprono voragini nella brillantezza dello script. Il film propina la stessa filosofia di un videogame (del resto, uno dei protagonisti è proprio un creatore di videogame); tutto è possibile, in un mondo dove leggi e morale non esistono e l'obiettivo è solleticare il divertimento assoluto. Justin e l'amico di sempre Ryan scoprono che fingersi sbirri è una strada apparentemente efficace per (moderati) successi: le donne hanno un debole per l'uniforme, gli uomini obbediscono, loro malgrado, a qualsiasi ordine impartito con autorità, per quanto assurdo, se accompagnato da distintivo e pistola. Si esagera, ma è un film che in compagnia farà divertire tanti. Esilarante. Voto: 6+

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