mercoledì 28 agosto 2019

Perez (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/09/2015 Qui - Demetrio Perez è un famoso avvocato penalista napoletano che anni prima era considerato uno dei migliori nel suo campo, ma essendosi fatto troppi nemici, adesso si è ridotto a fare l'avvocato d'ufficio. La sua vita comincia ad andare a rotoli quando sua figlia Tea si innamora follemente di Francesco Corvino, figlio di un boss della camorra. Nonostante la riluttanza di Perez, Francesco afferma di essere sinceramente innamorato di sua figlia. Luca Buglione, boss di un clan rivale dei Corvino, capendo di essere arrivato al capolinea, decide di costituirsi, facendosi rappresentare da Perez e stringendo con lui un accordo: se l'avvocato avesse recuperato per lui una partita di diamanti di contrabbando, egli avrebbe testimoniato come pentito a sfavore di Francesco. Perez accetta e si reca nel posto stabilito insieme al collega Ignazio Merolla, recuperando i diamanti dallo stomaco di un toro. Francesco, incriminato per l'omicidio a sangue freddo di una coppia di anziani, si vede costretto ad organizzare una fuga in Spagna. Quando però scopre che Perez è l'avvocato del boss rivale, il suo atteggiamento cambia completamente: prende in ostaggio lui e sua figlia perché lo portino nella località segreta dove Luca Buglione viene tenuto sotto protezione come collaboratore di giustizia. Buglione stabilisce un incontro notturno con l'avvocato per farsi consegnare i diamanti: Francesco va con Perez e Tea all'appuntamento e, approfittando del buio della notte, tenta di sparare di sorpresa al boss rivale ma Perez lo investe, uccidendolo.
L'avvocato consegna i diamanti a Buglione, il quale gliene lascia una parte. Il film (del 2014) termina con Perez e la figlia Tea che bruciano il corpo di Francesco. Due almeno i motivi di interesse in questo noir, il primo è di ordine tematico, la difficoltà di riscatto di chi è caduto una volta nella vita e, per quanto resista, è destinato a cadere ancora più giù; il secondo argomento riguarda la fotografia, il film è ambientato quasi interamente di notte e dentro giorni senza sole, proiezioni dell'angoscia interiore del protagonista. Perez è circondato da un ingranaggio oppressivo della città, e cerca una tranquilla dimensione domestica senza riuscirci. E' tormentato ma ambiguo, perché al tempo stesso è eccitato e disgustato dai cattivissimi della storia, ma Luca Zingaretti diventa credibile nel ruolo di genitore timido e inibito. A sfidarlo dall'altra parte della legge il camorrista navigato di Massimiliano Gallo, dal volto duro e la strisciante inafferrabilità, e quello imprudente di Marco D'Amore (Gomorra), con il viso d'angelo e il destino segnato. Tra di loro, sorpreso e inquadrato di spalle, sopravvive il protagonista di Zingaretti, che prova a tirarsi fuori dal suo fallimento personale e dalla sua disperata solitudine. Solitudine riflessa nella vita trascinata di Ignazio Merolla, collega arreso e amico caduto. Perez, nero, freddo e lucente. Voto: 6,5

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