Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2022 Qui - Avevo aspettative alte viste le recensioni, l'hype generali e il resto
(avendo io visto il deludente Dune di David Lynch e confidando nel
bravissimo Denis Villeneuve una migliore resa), sono rimasto non deluso
ma un po' perplesso. Il regista dell'ottimo Blade Runner 2049 riesce in
questo: una grande resa estetica (contemplativa e avvolgente)
irrobustita da una gestione del sonoro che lascia attoniti (lo score di
Hans Zimmer, in tal senso, è davvero evocativo). Quello che mi ha
convinto meno sono la messa in scena, un po' troppo cupa, certe scene
d'azione un po' strane girate con approssimazione, non è facile entrare
in quel mondo, talvolta la pellicola manca di profondità, ho avuto
l'impressione che il tutto (attori compresi) fosse a servizio dello
spettacolo, dello sfarzo, del fare colpo a tutti i costi. Stessa fedeltà
al romanzo (di Frank Herbert) ma film di opposta natura: debordante ed
eccessivo quello di Lynch, essenziale e quasi ascetico questo, il cui
rigore si riflette nelle forme degli edifici e delle macchine, nei
costumi e soprattutto nella palette quasi monocromatica della
fotografia. Il risultato è visivamente appagante ma il racconto stenta
ad appassionare. Rimane comunque un buon prodotto, maestoso ed epico a
suo modo, anche se alla fine mi ha lasciato un senso di vago ed
incompiuto, dopotutto s'interrompe proprio sul più bello, il che è
giustificato dal fatto che questa è la prima parte (e per fortuna la
seconda parte verrà prodotta), ma ne ho ugualmente risentito. Nel
confronto col Dune degli anni '80 (invecchiato male), questo è
sicuramente una spanna sopra, con la prima trasposizione che
paradossalmente aveva il pregio di finire già, completando tutto il
percorso. Bello ma non bellissimo, mi aspettavo di più. Voto: 7
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