lunedì 31 gennaio 2022

Come pietra paziente (2012)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2022 Qui - In mezzo al conflitto afghano una donna veglia sul marito in coma e ne approfitta per dirgli tutte le cose che da vivo non poteva riferirgli. Basato essenzialmente sul dialogo (o meglio, monologo) e sull'interpretazione della Golshifteh Farahani, è una storia per certi versi struggente ma anche tediosa. Non si fa remore nel toccare temi scabrosi e induce a ulteriori riflessioni su un tema, quello della condizione della donna musulmana, già ampiamente dibattuto. Quel che nel film (diretto da Atiq Rahimi) ho trovato scostante è la scelta di un racconto in forma di alternativo Kammerspiel che, pur sempre ben tenuto, in più frangenti rischia il manierismo piuttosto che l'evidentemente ricercato effetto straniante. Io di solito ho forti reticenze per questo tipo di cinema, preferisco vedere piuttosto che sentire, ma in questo senso è anche un film potente nella sua direzione psicologica, un po' patinato (involontariamente) nella delicatezza del confronto tra amore e desiderio. Troppo "invitante" nel suo amaro contesto. A conti fatti riuscito però risaputo, e decisamente non per tutti. Voto: 6

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