Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2022 Qui - Davvero una bellissima favola, si resta rapiti da una narrazione
immediata, dinamica e subito coinvolgente, si fa presto ad entrare in
empatia con i protagonisti ed interesse per la loro avventura. Le
tematiche sono varie, prima tra tutte le intenzioni ambientaliste che
evocano un po' il cinema del maestro Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli,
impossibile parteggiare per la razza umana disegnata come mostri,
brutti, dai denti aguzzi e senza cuore benché spesso si professino
devoti a Dio ma con invece intenti distruttivi e cattivi nei confronti
della natura. Visivamente colpisce la cura dei disegni fatti a mano
realizzati come in un libro di illustrazioni dove si notano gli schizzi a
matita e le tinte pastello sono un qualcosa che impreziosisce ancora di
più il film, in un era dove la CGI fa da padrona è merce rara. In
definitiva una storia che parla d'amore, d'amicizia e rispetto per la
natura ben raccontata e visivamente affascinante (la colonna sonora,
tutta in stile folk irlandese, è bellissima ed azzeccata). Dopo La canzone del mare, il regista Tomm Moore (qui affiancato da Ross Stewart) stupisce
ancora, e ci regala un altro gioiellino, anche più splendente del
precedente. Voto: 8
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