Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2022 Qui - Il film, tra quelli di James Cameron, che si ricorda per la travagliata
realizzazione ed il costo spropositato. Il risultato è sicuramente
maestoso, di grande impatto e con,
addirittura, un messaggio di pace. In alcuni momenti un po' difficile da
seguire, ma questo non toglie nulla all'esito finale. La visione
richiede infatti pazienza, ma gratifica. In questo caso però, la
versione che ho visto è quella della director's cut, 2 ore e 40 minuti,
che non avevo (ancora) mai visto, che tuttavia non mi ha pienamente
convinto, lo ricordavo diverso, ma sempre grande film rimane. "Incontri
acquatici del terzo tipo", con una prima parte suggestivamente venata di
horror (il sottomarino russo pieno di cadaveri, le luci misteriose), una
lunga parte centrale d'azione avvincente e con sequenze ad alta
tensione come quella dell'annegamento, un epilogo meno convincente
all'insegna del "volemose bene". A tal proposito, forse un po' troppo
svenevole in alcuni frangenti ma molto ben diretto da James Cameron, che
realizza un film sfruttando quella che è una delle sue grandi passioni,
gli abissi oceanici, e realizzando un film che servirà come prova
generale per i futuri che aveva intenzione di girare in seguito,
sperimenterà difatti le tecniche di ripresa acquatica per Titanic e
realizzerà uno dei primi tentativi di animare al computer dei liquidi,
difatti col senno di poi è impossibile non paragonare l'alieno liquido
che si vede in questo film col più famoso T_1000 di Terminator 2 (vinse
l'Oscar per gli effetti speciali non per caso). Lo fa senza tralasciare
nulla (belle anche le scenografie), seppur esagerando un po' in alcune
sequenze, ma ormai è risaputo, ad esempio la battaglia coi piccoli
sottomarini se la poteva risparmiare. Poi l'amore che trionfa sempre
anche sulla morte è troppo scontato e stucchevole. Detto questo la regia
è ottima, il cast è molto valido (anche se troppo carico Michael Biehn paranoico, bene Mary Elizabeth
Mastrantonio donna tosta, eccellente come al solito Ed Harris)
e la storia è abbastanza bella (emozionante alla fine, l'incontro e non
solo), anche se non proprio memorabile. Un film spesso "tralasciato"
quando si parla di James Cameron che merita di essere riscoperto. Voto: 7
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