Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2022 Qui - Una storia che mette tanta (forse troppa) carne al fuoco, tra malavita,
arte, politica e cinema, con non tanto velati riferimenti all'attualità
italiana dell'ultimo trentennio e un clima generale di torbido mistero,
sfumata dall'ironia della commedia nostrana. Interessante, ma la
sceneggiatura non è molto calibrata e il film, pur meritevole di
visione, soffre di una parte centrale troppo statica. Divisa tra
gialletto e commedia, l'opera di Roberto Andò regge perlopiù grazie alla
buona performance attoriale del nutrito parterre (in primis la bella
Micaela Ramazzotti, non dimenticando Renato Carpentieri), ma pecca per
il taglio televisivo che in taluni frangenti trasforma la pellicola in
una banale fiction per la televisione. Alessandro Gassmann, pur
nella
sua bravura, fa Gassmann. Resta in ogni caso un film persuasivo nella
descrizione della metamorfosi psicologica della protagonista. Una
commedia dai toni sofisticati che mai trascendono nella volgarità,
con qualche passaggio a vuoto, comunque superiore alla media delle
italiche commedie di adesso. Voto: 6
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