lunedì 18 ottobre 2021

The Forest of Love (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/10/2021 Qui - Un film a tratti accattivante, con qualche buona trovata, ma tutto sommato non mi pare che aggiunga molto a quanto Sion Sono abbia già fatto (e bene, e in meglio). D'altronde è un film per la piattaforma Netflix e dubito che gli spettatori abituali di tale piattaforma lo conoscano bene, anzi. Di conseguenza è un film più diretto a coloro che non conoscono questo regista. The Forest of love quindi è un pot-pourri delle sue opere precedenti fuse in quell'universo bizzarro, fatto di traumi e tendenze autolesionistiche dei personaggi (bene il cast, comprendente il Denden già al servizio del regista). Ben fatto ma non certo tra i migliori lavori del regista giapponese. Come nel precedente Cold Fish, il film (ispirato dagli omicidi, dalle torture e dalle estorsioni commesse a Kyushu, in Giappone, dalla metà degli anni '90 ai primi anni 2000 dal serial killer condannato Futoshi Matsunaga) parte con toni blandi quasi da commedia per poi complicarsi sempre più fino a un finale esplosivo. Questa volta al centro della vicenda un personaggio eclettico, un manipolatore che riuscirà ad attrarre in un vortice autodistruttivo un gruppo di giovani ignari ma non del tutto innocenti. Film intrigante, con personaggi al limite e una scrittura (a volte) intelligente. Come spesso accade ai film del regista un taglio di mezz'ora non guasterebbe. Un po' thriller, un po' giallo, un po' musical, un po' horror (c'è gore, c'è ambiguità, c'è mistero, ci sono messaggi sociali), comunque consigliato soprattutto se non si è mai avuto la fortuna di imbattersi nei films del talentuoso Sion Sono e se non si hanno problemi con la visione di pellicole sottotitolate. E tuttavia anche per chi già lo conosce, e nonostante il regista sembri comunque limitare le proprie potenzialità, perché prendendo in prestito una metafora musicale, produce una pellicola di "repertorio" senza minimamente cercare l'originalità e rischiando praticamente zero, e ciò una certa delusione sicuramente la crea, La foresta dell'amore merita certamente la visione. Voto: 6

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