martedì 30 giugno 2020

L'immortale (2019)

Titolo Originale: L'immortale
Anno e Nazione: Italia 2019
Genere: Gangster, Drammatico
Produttore: Riccardo Tozzi, Marco Chimenz
Gina Gardini, Giovanni Stabilini
Regia: Marco D'Amore
Sceneggiatura: Marco D'Amore, Leonardo Fasoli
Maddalena Ravagli, Francesco Ghiaccio, Giulia Forgione
Cast: Marco D'Amore, Salvatore D'Onofrio, Giuseppe Aiello
Giovanni Vastarella, Marianna Robustelli, Martina Attanasio
Gennaro Di Colandrea, Nello Mascia, Aleksej Gus'kov, Salvatore Esposito
Durata: 113 minuti

Grande successo nelle sale per il film diretto e interpretato da Marco D'Amore che racconta la storia personale di Ciro di Marzio, uno dei grandi protagonisti di "Gomorra - La serie".
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2020 Qui - Si stentava a credere che l'Immortale potesse morire, alla fine della terza stagione di Gomorra sembrava essere accaduto, non era così, il sospetto già c'era (in ogni caso la sua non presenza si è fatta sentire nella solo discreta quarta stagione, qui) ma la conferma arrivava poco dopo, all'uscita di questo film, che fa luce su quella presunta morte e su un lato di narrazione sempre lasciato in sospeso. Effettivamente in tutte le stagioni di Gomorra è sempre mancato un pezzetto di storia: quello dell'infanzia di Ciro di Marzio. L'abbiamo conosciuto agli ordini di Pietro Savastano, ne abbiamo seguito le gesta criminali in numerosissime puntate in televisione. Marco D'Amore decide di raccontarci le storia in un film (uno spin-off) che passa per il cinema e lo fa in maniera abbastanza convincente. La storia inizia in Lettonia dove Ciro si ritrova dopo che il proiettile sparato da Genny gli ha sfiorato il cuore. E proprio lì ritrova Bruno, l'uomo che l'ha cresciuto, cui ha affidato la sua difficile adolescenza. E' l'occasione per raccontare la storia di Ciro (l'infanzia trascorsa in una piccola gang criminale), con un continuo flashback. Il film non ha però il ritmo di Gomorra, è decisamente più lento, in particolare nella prima parte. Non mancano le scene violente che hanno reso Gomorra celebre, né la durezza del linguaggio che è stato un altro elemento di forza della serie, ma alla fine una storia semplice, più che altro complementare alla narrazione di Gomorra (più che utile come collegamento alla prossima stagione). Lavoro perciò diligente, ma niente di più. Voto: 6

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