martedì 30 giugno 2020

Il signor diavolo (2019)

Titolo Originale: Il signor Diavolo
Anno e Nazione: Italia 2019
Genere: Horror, Thriller, Noir
Produttore: Antonio Avati
Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati, Antonio Avati, Tommaso Avati
Cast: Gabriel Lo Giudice, Filippo Franchini, Chiara Caselli, Ariel Serra
Alessandro Haber, Massimo Bonetti, Gianni Cavina, Iskra Menarini
Chiara Sani, Cesare S. Cremonini, Lino Capolicchio, Fabio Ferrari
Andrea Roncato, Alberto Rossi, Riccardo Claut
Eva Antonia Grimaldi, Lorenzo Salvatori
Durata: 86 minuti

Pupi Avati torna all'horror gotico e affolla di paure ancestrali l'Italia rurale del 1952.
Un funzionario ministeriale indaga sul caso di un bambino veneto che ha ucciso un suo coetaneo, convinto che si trattasse del demonio. Scoprirà una realtà lugubre e soprannaturale.
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2020 Qui - Pupi Avati torna alle sue origini che lo fecero conoscere, ovvero all'horror, anche se qui a tratti sembra essere mischiato col thriller (e difatti non fa paura, pochi i punti seriamente inquietanti). Un'opera girata bene, con fotografia dai colori spenti (bella la location veneta con questo paesino sperduto dove la gente crede a qualsiasi sciocchezza, e ha dei canoni religiosi che sono legge, siamo comunque negli anni '50), ma che sta troppo impostata da film per la televisione, o almeno così mi pare di aver notato. Gli attori son (più o meno) buoni (evidente la legnosità di certi interpreti), e ci sono anche diversi volti conosciuti del passato italiano come Andrea Roncato che fa un piccolo ruolo come anche Alessandro Haber. Il vero problema del film è che scorre bene (più o meno, alcuni momenti son talmente annunciati da strappare soltanto uno sbadiglio) ma ha nel suo complesso una sceneggiatura (che racconta di un'adolescente sotto processo per l'omicidio di un ragazzo considerato indemoniato) piatta, che si salva in corner grazie al suo finale che dimostra tutto il suo messaggio allo spettatore. E insomma la mia impressione è quella di un'opera discontinua, che aveva un buon potenziale non sfruttato appieno. Voto: 5

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