Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/08/2022 Qui - Un film a suo modo bizzarro e particolare, con momenti riusciti altri decisamente meno. L'inizio di una trilogia iniziata ma non ancora conclusa (Moose Jaws ancora in lavorazione), di cui paradossalmente ho visto il (mediocre) secondo (Yoga Hosers - Guerriere per sbaglio che è praticamente uno spin-off) e non ancora questo primo. Un film che non mi ha entusiasmato, ma ha un non so che di curioso che me lo ha reso, e rende, interessante. Pur alternando diversi registri tra cui quello comico-grottesco, il film riesce ad intrigare e coinvolgere pienamente lo spettatore già dopo pochi minuti. A partire da quando il protagonista (a tal proposito bene gli attori) entra nella casa del marinaio, si respira un'aria di mistero che cresce sempre di più per poi lasciare il posto all'inquietudine che crescerà sempre di più col procedere del plot. La parte finale è un discreto pugno nello stomaco. Il film insomma funziona abbastanza, quando deve essere surreale è surreale, quando deve essere inquietante è inquietante, l'unico problema è quando Kevin Smith negli intermezzi, tenta di farci ridere con i canadesi stereotipati, quelle parti sono cringissime ed inguardabili. Evitabili inoltre certi flashback che smontano un po' la tensione accumulata. Ma alla fine ne esce un buon film, con qualche spunto interessante, e qualche riflessione sulla mutazione. Per un "body horror" sì riuscito ed interessante ma affatto memorabile. Voto: 6
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