Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2022 Qui - Questo film di Roberto Andò (Una storia senza nome) mi sembra più un'opera incompiuta che altro. Un soggetto interessante dove troviamo due anime perse che si incontrano e che sono "costrette" a convivere fino quasi ad amarsi. Poi però resta poco, la successione degli avvenimenti non incide e si prova poca empatia, soprattutto verso il giovane protagonista (le sotto-trame offrirebbero numerosi spunti ma vengono prosciugate dai colori napoletani). Un film che si regge sulla prestazione (più che discreta) di Silvio Orlando, ma che in fondo rimane a volte su registri letterari come se il regista sia rimasto prigioniero del suo stesso romanzo e che non sia riuscito a depurarlo di qualche lungaggine. E tuttavia, seppur un po' ripetitivo in alcuni momenti e forse poco appagante nel finale, comunque un lavoro di tutto rispetto, che nonostante sia riuscito solo in parte e poteva essere migliore, si segue con interesse. Voto: 6
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