Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2022 Qui - Singolare biografia di un regista assolutamente privo di talento (era definito il peggior regista del mondo) ma anche personaggio memorabile della Hollywood degli anni d'oro del cinema. Ed Wood è un atto d'amore nei confronti del cinema da parte di Tim Burton, un regista dal talento assoluto e visionario la cui capacità di creare suggestione è (anche qui) dimostrata da quest'opera che si avvale del prezioso contributo di Johhny Depp (vero alter-ego del regista) ma soprattutto di Martin Landau, valore aggiunto nei panni di un memorabile Bela Lugosi sul viale del tramonto. Un'opera che offre allorché una galleria di personaggi inverosimili ma reali, e decine di situazioni grottesche raccontate con sincera devozione. Una toccante parabola sulle aspirazioni di un perfetto incapace, reso tanto simpatico nella sua smisurata ingenuità (assimilabile per certi versi al Tommy Wiseau raccontato nella altrettanto singolare biografia The Disaster Artist) quanto convinto di poter parlare con Orson Welles da pari a pari. Adeguatissimi il bianco e nero e la musica. E tuttavia, tutto è abbastanza superficiale. Capiamo qualcosa in più solo nei titoli di coda, ma durante il film il tutto sa un po' di incompiuto. Non tra i miei preferiti, né tra i suoi migliori secondo me, ma davvero un buonissimo film, che fa venire voglia di vedere i film di Wood, pure con una certa indulgenza. Voto: 7
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