Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2022 Qui - Dopo 44 anni dal suo primo film I Duellanti, Ridley Scott affronta
ancora un duello tra due guerrieri che lottano per il proprio orgoglio
dimenticando che questa volta è stata una donna ad armarli per difendere
la propria dignità. Debitore ad Akira Kurosawa per l'espediente dei 3
punti di vista (tuttavia non del tutto compiuto, il fatto che le scene
ripetute siano praticamente le stesse, a parte qualche battuta, lo
snatura infatti parecchio e rende il tutto solo ridondante), egli fa
luce su una vicenda ignota ai più (e accaduta realmente) ma dal forte valore simbolico,
rimarcando il ruolo storicamente debole della donna e i pregiudizi
morali che deve sopportare, fattore ancora di attualità. La parte
centrale del film risulta inevitabilmente ripetitiva ma trova riscatto
in un finale potente non solo per la singolar tenzone ma soprattutto per
tutte le scene che seguono. Attori in palla a cominciare da una
magnetica Jodie Comer, scenografia eccelsa e, per essere un film di
Ridley Scott,
violenza dosata senza esagerare. In questo senso piccolo passo in
avanti, cinematograficamente parlando, per lui dopo gli ultimi due
deludenti film (Tutti i soldi del mondo ma soprattutto Alien: Covenant), sperando che l'ultimissimo non l'abbia riportato
indietro. Voto: 6+
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