Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2022 Qui - Questo è uno di quei film che non passa inosservato, drogato com'è di
nervosismo e testosterone e giocato dall'inizio alla fine su toni urlati
e volgari. Tiratissimo dal primo all'ultimo minuto, pone lo spettatore
sulla china sdrucciolevole presa dalla vita di un sorridente,
fantastico, Adam Sandler, che nel cimentarsi in una pellicola un po' più
seria del solito (distante mille miglia da quella leggera, ma comunque
apprezzabile, offerta in Hubie Halloween), dimostra carattere. In
una vicenda (scivolando scivolando si resta a guardare avvertendo sulla
schiena i
brividi freddi di un vorticoso "tutto andrà male" che sembra non avere
fine) che ogni tanto colpisce
nel segno, ogni tanto vi sono dei momenti meno appassionanti ed inoltre
i traffici del gioielliere non risultano sempre chiarissimi o facili da
seguire. Dopo il finale drammatico rimane l'impressione di un film nel
complesso ben fatto anche se non memorabile (infatti la storia ha alti e
bassi, non annoia ma non riesce mai a fare lo scatto per diventare
indimenticabile o quasi), che vale però indubbiamente la visione. Non mi
aveva convinto l'esordio cinematografico dei fratelli Josh e Benny Safdie (avvenuto con Heaven Knows What), lo fa questo, travolgente parabola dissacratoria. Voto: 6,5
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