giovedì 30 giugno 2022

Freaks (1932)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2022 Qui - Sono passati ben 90 anni dall'uscita di questo film ed è difficile trovare un'altra pellicola capace, a distanza di tanto tempo, di essere così disturbante, priva di una qualsiasi falsa retorica, coraggioso nel mostrare la crudeltà dei "normali" e dei cosidetti "diversi" (usciva nel 1980 The Elephant Man, forse l'unico similmente avvicinabile, anche nella riuscita complessiva). In un ipotetica classifica di film "maledetti" (il coraggio che ebbe Tod Browning nel girare questo film è sotto gli occhi di tutti, ma è un coraggio che pagò a caro prezzo) avrebbe il primo posto assoluto. Spiace soltanto che questa pellicola, dalle vicissitudini a dir poco travagliate, abbia una durata così limitata e non la versione delle preview dell'epoca di 103 minuti, 30 minuti (quelli più estremi e controversi) in meno, che non tolgono tuttavia alla versione disponibile su VVVVID e/o Prime Video, la compattezza e potenza espressiva già insiti nella pellicola, scoinvolgente oggi come 90 anni fa, un tema spigoloso e ancora attuale. Quello che si affronta in Freaks è infatti la diversità che è "normale" e la "normalità" che sa essere più mostruosa di quello che si vede. La forza e l'impatto emotivo delle immagini non ha eguali, rapportate ai tempi in cui è girato il film, inglobate in una storia che sembra semplice, e che in effetti lo è, regalando al pubblico emozioni e sentimenti reali e "normali", riuscendo a mantenere in costante equilibrio l'ironia, il dramma e la violenza fisica e verbale senza ricorrere per forza di cose alla retorica o all'enfasi dei personaggi (veri "freaks") che popolano il film. Un cult/capolavoro che giustamente, a mio avviso, merita tutta la considerazione di cui gode e che sarebbe il caso di vedere almeno una volta nella vita. Voto: 8,5

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