venerdì 28 novembre 2025

I film del mese (Novembre 2025) - Seconda Parte

Post pubblicato su Pietro Saba World il 28/11/2025 Qui - Ecco la seconda parte della lista dei film visti questo mese. Scelte o meno, pellicole visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Mediaset Infinity (compreso Plus), Paramount Plus e RaiPlay, a infine Disney Plus, TimVision e occasionalmente YouTube. Sporadicamente anche da Apple Tv Plus, Pluto TV e siti vari (anche non legali). Il secondo speciale cinematografico del mese è incentrato (come quello di febbraio scorso) su i film candidati e/o premiati ai Premi Oscar di quest'anno.

Paddington in Perù (Fantastico/Avventura 2024) - La terza (chissà se sarà anche l'ultima) avventura porta l'orsetto peruviano e la famiglia Brown in Sudamerica, tra la foresta amazzonica e la visita alla zia Lucy. La trama, pur semplice, è ben strutturata e riesce a emozionare soprattutto nel finale, mantenendo intatto il tono tenero e ingenuo del protagonista che continua a mettersi nei guai con dolcezza. Il film alterna momenti comici e avventurosi, con ritmo vivace e scenari suggestivi. Gli effetti digitali degli orsi restano evidenti, ma non compromettono il coinvolgimento. Antonio Banderas aggiunge un tocco curioso al cast, mentre l'atmosfera rimane quella tipica della saga: calda, familiare e capace di divertire grandi e piccoli. Non raggiunge la magia dei primi due capitoli, ma resta un'avventura simpatica e godibile. Voto: 6+

Ballerina (Azione/Thriller 2025) - Uno spin-off di John Wick (da poco conclusasi, qui) che riprende la stessa formula: vendetta, carneficina e azione spettacolare. La trama è basilare e prevedibile, ma le scene di combattimento sono coreografate con grande energia, spesso più violente e inventive rispetto alla saga principale. Ana de Armas convince nelle sequenze fisiche, anche se il personaggio rimane poco sviluppato. Camei di Reeves e Reddick fanno da richiamo ai fan, mentre ambientazioni suggestive come il villaggio alpino aggiungono atmosfera. Film godibile e adrenalinico, ma troppo lungo e narrativamente povero: puro intrattenimento senza sorprese. Voto: 6

Vitalina Varela (Dramma 2019) - Pedro Costa torna a distanza di anni dal suo ultimo film (che non ho visto) con Vitalina Varela, ambientato nella favela di Fontainhas a Lisbona. L'opera, costruita su atmosfere rarefatte e quadri a camera fissa, affida alla luce il compito di scolpire volti e gesti, lasciando il resto immerso in un buio simbolico. La protagonista (stessa del titolo), moglie di un uomo emigrato e ormai morto, prende possesso della sua casa e affronta il peso di un'esistenza parallela, accompagnata da un prete disilluso. Il regista elimina ogni elemento narrativo tradizionale e si colloca nello slow cinema, evocando spiritualità e contemplazione più che realismo. Il risultato è un film rigoroso e visivamente potente, ma anche estenuante e compiaciuto, che affascina e irrita allo stesso tempo, personalmente più l'opzione seconda. Voto: 5,5

Manhunt (Poliziesco/Thriller 2017) - John Woo (anni dopo La congiura della Pietra Nera) torna alle origini con un action ambientato in Giappone, remake di una vecchia pellicola nipponica. Il film scorre con ritmo serrato e regia spettacolare, ricco di sequenze d'azione coreografate con precisione e senza eccessi gratuiti. La trama, basata su intrighi criminali e poliziotti corrotti, resta prevedibile e poco credibile, con dialoghi talvolta deboli, ma il cast è solido e la confezione tecnica di buon livello. Non raggiunge la profondità dei suoi capolavori, né aggiunge novità al suo cinema, ma come puro intrattenimento funziona e conferma la mano del maestro. Voto: 6

Magari (Dramma 2020) - Esordio alla regia per Ginevra Elkann con una dramedy familiare dal tono malinconico e intimista. La sceneggiatura, pur debole e poco originale, riesce comunque a restituire il quotidiano di una famiglia disgregata con sincerità e qualche spunto interessante. Il ritmo è pacato ma sostenuto dalla durata contenuta, mentre la regia dimostra stile e padronanza, anche se ancora acerba. Scamarcio e Rohrwacher offrono prove solide, ma sono i tre giovani protagonisti a rubare la scena con naturalezza. Fotografia curata e atmosfera elegante rendono il film piacevole, pur senza lasciare un segno profondo: un debutto promettente, seppur discontinuo. Voto: 6

Babygirl (Erotico/Thriller 2024) - Il film di Halina Reijn si presenta come un thriller erotico con ambizioni di riflessione sul desiderio femminile, ma il risultato è un guazzabuglio superficiale e spesso involontariamente comico. La storia della CEO insoddisfatta che si lascia sedurre e sottomettere dal giovane stagista non aggiunge nulla di nuovo al genere, scivolando presto nei cliché e in dialoghi imbarazzanti. Nicole Kidman offre una prova coraggiosa, ma la sua interpretazione non basta a riscattare un film che manca di tensione e di erotismo; Dickinson resta anonimo e Banderas è del tutto sprecato. La Coppa Volpi assegnata a Venezia e la nomina del National Board of Review appare invero una scelta discutibile, perché premia un'opera che, al di là della patina "indie", si rivela noiosa, poco incisiva e destinata a cadere nel dimenticatoio. Voto: 4,5

Mr. Morfina (Azione/Commedia 2025) - Jack Quaid protagonista di un action comedy surreale e ironica, dove un difetto genetico che lo rende insensibile al dolore diventa il pretesto per una sequenza di combattimenti demenziali e spettacolari. I registi puntano tutto su ritmo e inventiva, trasformando un soggetto assurdo in puro intrattenimento, tra splatter e comicità. La sceneggiatura è debole e prevedibile, ma la regia energica e il tono stravagante rendono il film godibile. Quaid convince come eroe involontario, affiancato da un cast in parte e da un villain spietato. Non un capolavoro, ma un divertente popcorn movie che mantiene il sorriso fino alla fine. Voto: 6,5

Le assaggiatrici (Storico/Dramma 2025) - Silvio Soldini porta sullo schermo una vicenda poco nota della Seconda guerra mondiale: le donne costrette a fare da assaggiatrici ai pasti di Hitler, rischiando la vita a ogni boccone. Ambientato nel rifugio del dittatore in Prussia orientale, il film alterna momenti di forte tensione (soprattutto nelle scene intorno alla tavola imbandita) a sottotrame che ne rallentano il ritmo. La regia rigorosa e pittorica costruisce un'atmosfera opprimente, ma lascia spazio anche ai sogni e alle speranze delle protagoniste. Il cast femminile convince, mentre la confezione internazionale e le accurate ricostruzioni danno respiro all'opera. Nonostante qualche lunghezza e un epilogo poco incisivo, resta uno dei lavori più maturi del regista, capace di trasformare un episodio marginale in un dramma intenso e significativo. Voto: 6,5

OSCAR MOVIE

Io sono ancora qui (Biografico/Dramma 2024) - Walter Salles sceglie di raccontare la dittatura brasiliana degli anni '70 attraverso la dimensione familiare, evitando lo sguardo corale delle dittature cilena e argentina e concentrandosi sulla vicenda privata di Ruben Paiva, ex deputato laburista arrestato e scomparso dal regime militare. La sua assenza diventa il nucleo drammatico di un film che alterna la crudezza della repressione alla quotidianità borghese, con la moglie Eunice costretta a farsi carico della famiglia e a lottare per conoscere la sorte del marito. La sceneggiatura, pur lineare e priva di grandi guizzi, riesce a rendere tangibile il clima di paura e tensione, sostenuta da dialoghi incisivi e da un crescendo emotivo che evita facili ricatti. Fernanda Torres domina la scena con una prova straordinariamente intensa, premiata moralmente con la Coppa Volpi, e il film, pur non rivoluzionario, si impone come opera civile toccante, capace di trasformare la dimensione domestica in un potente atto di denuncia. Voto: 7,5

A Real Pain (Dramma/Commedia 2024) - Un film che parte come commedia on the road, con la dinamica da buddy movie americano, e si innesta su un tema pesante come la memoria dell'Olocausto. Jesse Eisenberg sceglie una struttura semplice, quasi scolastica, senza mai spingersi davvero oltre: il dolore storico rimane evocato ma non approfondito, e le tensioni tra i due cugini restano più accennate che scavate. La chimica tra gli attori funziona, con Kieran Culkin che ruba la scena e Eisenberg che ripropone il suo solito nevrotico newyorchese. Ci sono momenti di intimità e riflessione che danno spessore, ma il film non trova mai un vero punto di svolta, lasciando un finale incompiuto. Nel complesso, un'opera tenera e rispettosa, che suggerisce più di quanto mostri, ma resta confinata entro i limiti di un racconto convenzionale. Voto: 6,5

Flow - Un mondo da salvare (Animazione/Avventura 2024) - Opera che affascina per la sua semplicità e per la forza del messaggio, ma non è priva di limiti. L'assenza di dialoghi e la scelta di animali non antropomorfi rendono il film unico e coraggioso, capace di trasmettere emozioni solo attraverso immagini e suoni ambientali. Tuttavia, la tecnica minimalista, quasi da videogioco, può risultare poco rifinita rispetto agli standard visivi dei grandi colossi dell'animazione, e alcune sequenze rischiano di apparire ripetitive. La parabola ecologista e il tema della collaborazione tra diversi sono chiari e toccanti, ma a volte troppo espliciti, con un finale che punta più sul pathos che sulla coerenza narrativa. Rimane comunque un gioiellino europeo, premiato e amato, che dimostra come si possa superare i "colossi" con sensibilità e autenticità. Voto: 7,5

Wicked (Musicale/Fantastico 2024) - Adattamento del musical di Broadway ispirato al romanzo di Gregory Maguire, racconta le origini della Strega dell'Ovest e la sua amicizia con Glinda, ambientate all'Università di Shiz. Jon M. Chu mette in scena costumi sontuosi e scenografie spettacolari che immergono nel mondo di Oz, ma ricordano troppo l'estetica di "Hogwarts", mentre le canzoni risultano scialbe e ripetitive, incapaci di lasciare il segno. Cynthia Erivo (Elphaba) sorprende con un'interpretazione intensa, Ariana Grande convince ma non brilla, Jeff Goldblum mago curioso e Michelle Yeoh sprecata. La storia, melensa e prevedibile, ribalta i ruoli classici della fiaba ma senza originalità, con metafore inclusive che suonano posticce. Tecnicamente il film è impeccabile, con effetti mirabolanti e coreografie curate, ma manca di vitalità e sostanza, trasformando quasi 3 ore di spettacolo in un prodotto visivamente ricco ma narrativamente debole, sufficiente a intrattenere senza lasciare un vero segno. Voto: 6

A Different Man (Dramma/Thriller 2024) - Un film che affronta il tema dell'accettazione sociale con echi al capolavoro The Elephant Man. Edward, segnato da una grave deformità, si sottopone a un intervento che gli dona un volto "normale", ma la sua vita non migliora davvero. Il cambiamento esteriore apre nuove possibilità, ma non cancella timidezza, insicurezze e invidia. L'arrivo di Oswald, alter ego estroverso e sicuro di sé, scatena un cortocircuito che porta il protagonista verso la deriva. Il film oscilla tra dramma esistenziale e commedia nera, senza trovare un equilibrio pieno. Alcune sequenze grottesche, come l'incidente a teatro, accentuano la confusione narrativa. Sebastian Stan offre una prova intensa, lontana dai ruoli Marvel, ben affiancato da Adam Pearson e Renate Reinsve. L'opera resta interessante, ma irrisolta. Voto: 6+

The Brutalist (Storico/Dramma 2024) - Brady Corbet firma un'opera monumentale, epica e ambiziosa, finalmente riuscita dopo anni, che richiama i grandi melodrammi americani degli anni '50 pur rivisitati in chiave moderna. Le 3 ore scorrono senza pesare, sostenute da una fotografia sontuosa e da una colonna sonora avvolgente, con colori saturi che esaltano dettagli e atmosfere. La vicenda di Laslo Toth, architetto ebreo ungherese sopravvissuto ai campi e approdato negli USA, diventa metafora del sogno americano tradito: talento e visione piegati alle leggi del capitalismo e del mecenatismo interessato. Corbet intreccia biografia e riflessione sociale con una regia classica e al tempo stesso moderna, capace di dare spessore ai personaggi e di trasformare la loro lotta in simbolo universale. Adrien Brody, straordinario, regge il film con intensità. Qualche eccesso tematico e sentimentale poteva essere limato, ma resta un cinema d'autore raro, maestoso e coinvolgente, che sfiora il capolavoro. Voto: 7,5

martedì 18 novembre 2025

I film del mese (Novembre 2025) - Prima Parte

Post pubblicato su Pietro Saba World il 18/11/2025 Qui - Ecco la prima parte della lista dei film visti questo mese. Scelte o meno, pellicole visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Mediaset Infinity (compreso Plus), Paramount Plus e RaiPlay, a infine Disney Plus, TimVision e occasionalmente YouTube. Sporadicamente anche da Apple Tv Plus, Pluto TV e siti vari (anche non legali). Il primo speciale cinematografico del mese è incentrato sull'animazione, con la quinta ed ultima parte dell'Anime Generation.

Pupille - In mani sicure (Dramma 2018) - Theo, rifiutato alla nascita, viene affidato ai servizi sociali in attesa di adozione. Nei due mesi e mezzo successivi, diverse figure si prendono cura di lui con dedizione, tra cui un "babbo provvisorio" interpretato con tenerezza da Gilles Lellouche. Il film, delicato e centrato sul bambino, affronta con compostezza un tema potenzialmente drammatico, trasmettendo fiducia e serenità. La regista segue con sensibilità le fasi dell'affidamento, mostrando il coinvolgimento emotivo degli adulti. Spicca anche Elodie Bouchez, intensa futura madre adottiva, una donna single e vulnerabile ma determinata. Pur con qualche passaggio narrativo un po' macchinoso, il racconto rassicura e celebra la cura verso chi non può ancora scegliere. Un film che commuove senza retorica, affidandosi alla forza dei gesti quotidiani. Voto: 7

Final Destination Bloodlines (Horror/Thriller 2025) - Un nuovo capitolo della saga diretto dai registi di Freaks che, pur non innovando molto, riesce a intrattenere con morti creative, ironiche e volutamente esagerate. Il tono vira verso la black comedy, con effetti speciali volutamente finti che accentuano l'aspetto grottesco. Il prologo è spettacolare, la scena dei bicchieri di ghiaccio spicca per inventiva, e il tema della maledizione familiare aggiunge un tocco di novità. Non perfetto, ma superiore agli ultimi episodi (compreso l'ultimo uscito ben 14 anni fa e visto un decennio fa, qui): semplice, splatter e godibile. Commovente l'ultima apparizione di Tony Todd. Voto: 6+

Dove cadono le ombre (Dramma/Thriller 2017) - Il film affronta con coraggio un capitolo oscuro e poco noto della storia svizzera: il programma eugenetico volto a cancellare l'etnia Jenisch. Ambientato in un ex istituto ora trasformato in casa di riposo, la trama si sviluppa attorno al confronto tra un'infermiera e l'anziana ex direttrice, sua aguzzina. La regia di Valentina Pedicini sceglie un tono sobrio e riflessivo, evitando il sensazionalismo e puntando sul rapporto tra le due protagoniste femminili, interpretate con intensità da Elena Cotta e Federica Rosellini. Tuttavia, il ritmo lento e alcune scelte narrative poco incisive penalizzano l'impatto emotivo, mentre il finale appare forzatamente conciliatorio. Nonostante i limiti, il film riesce a sensibilizzare su una pagina dimenticata di storia e stimola la voglia di approfondire. Voto: 6

Sonic 3 - Il film (Avventura/Sci-fi 2024) - Prosegue la saga del celebre porcospino blu con un mix di azione, comicità e nostalgia videoludica. Il film, ambientato dopo la serie Knuckles, introduce Shadow come nuovo antagonista, offrendo momenti dinamici e visivamente spettacolari, grazie a effetti speciali ben curati. Jim Carrey torna con un doppio ruolo, ma la sua interpretazione, seppur energica, risulta a tratti eccessiva e poco incisiva. La trama è semplice e ricca di fan service, con un tono più infantile e caotico rispetto ai precedenti capitoli. Nonostante alcune debolezze narrative e un ritmo frenetico, il film diverte e intrattiene, soprattutto i fan storici del franchise. Voto: 6

Elio (Animazione/Avventura 2025) - Il nuovo film Pixar, racconta la storia di un undicenne orfano che, traumatizzato dalla perdita dei genitori, viene rapito dagli alieni e coinvolto in un'avventura intergalattica. Il film affronta temi come l'elaborazione del lutto, l'identità e il bisogno di appartenenza, con il consueto approccio metaforico caro alla regista Domee Shi (RedBao), qui coadiuvata da Adrian Molina, già co-regista di Coco, e Madeline Sharafian. Pur non brillando per originalità e soffrendo di una narrazione a tratti frettolosa e ripetitiva, Elio riesce a trasmettere un messaggio di accettazione e speranza, rivolgendosi soprattutto a un pubblico giovane. L'animazione è curata, il ritmo è vivace, ma manca quella profondità emotiva e quella trasversalità che hanno reso memorabili altri titoli Pixar (non l'ultimo Inside Out 2, però altrettanto emozionante). Un film piacevole, che merita attenzione nonostante qualche limite, e che conferma l'interesse dello studio per le sfide interiori dell'infanzia. Voto: 6,5

Biancaneve (Fantastico/Musicale 2025) - Il nuovo live action Disney dedicato a Biancaneve (dopo il deludente Peter Pan & Wendy) tenta un aggiornamento moderno della favola, trasformando la protagonista in una leader combattiva e il principe in un ladro dal cuore d'oro. I sette nani, quasi del tutto marginalizzati, appaiono in CGI nonostante la presenza di un attore affetto da nanismo. Visivamente curato, il film soffre però di una narrazione prolissa, canzoni invadenti e interpretazioni poco incisive. La colonna sonora offre qualche spunto emotivo, ma il risultato complessivo è disomogeneo e poco memorabile. Un prodotto per famiglie che non lascia il segno. Voto: 4,5

Il ragazzo dai pantaloni rosa (Dramma 2024) - Film di denuncia sul bullismo ispirato alla tragica vicenda di Andrea Spezzacatena, affronta un tema urgente con sensibilità ma senza la forza emotiva che ci si aspetterebbe. Nonostante un buon cast (spiccano Samuele Carrino e Sara Ciocca) la narrazione resta troppo lineare, edulcorata e priva di reale impatto (meglio comunque la seconda parte). Il dolore è suggerito più che vissuto, e l'approfondimento sull'identità e sull'orientamento sessuale resta in superficie. Più efficace come spunto di riflessione che come opera cinematografica, il film tocca ma non scuote. Importante per il messaggio, ma non abbastanza incisivo. Voto: 6

Thunderbolts* (Azione/Sci-fi 2025) - Il 36° film del MCU segna una svolta positiva dopo diversi titoli sottotono (vedasi il "nuovo" Captain America). Diretto da Jake Schreier (Città di carta), propone un gruppo di antieroi tormentati, ben caratterizzati da una sceneggiatura ironica e meno dipendente dai soliti combattimenti. La prima parte funziona meglio, mentre la seconda si appiattisce su soluzioni più convenzionali. Il cast è azzeccato: David Harbour diverte, Florence Pugh convince, e Lewis Pullman sorprende come Sentry. Pur richiedendo familiarità con l'universo Marvel, il film offre ritmo, humour e spunti emotivi, tra solitudine e redenzione. Meno giocoso e riuscito del simile ed ultimo Suicide Squad, ma più profondo, Thunderbolts è un'opera corale che prepara il terreno per Avengers: Doomsday con discreto stile. Voto: 6+

ANIME GENERATION

Angel's Egg (Animazione/Dramma 1985) - Opera breve ma densissima, "Tenshi no Tamago" è un film ermetico e visivamente ipnotico, ambientato in un mondo post-apocalittico dove una bambina protegge un misterioso uovo. La narrazione è quasi assente, i dialoghi ridotti al minimo, e ogni scena è carica di simbolismi religiosi e allegorici, senza offrire una chiave interpretativa univoca. Tecnicamente eccellente per l'epoca, il film si distingue per la regia, le musiche e l'atmosfera decadente e inquietante. Tuttavia, la sua lentezza e ambiguità lo rendono ostico per molti spettatori. Più che una storia, è un'esperienza contemplativa, aperta a infinite letture, tutte valide e tutte discutibili. Consigliato solo a chi ama l'animazione sperimentale e sa apprezzare il fascino del mistero visivo più che della narrazione. Voto: 7+

Call Me Tonight (Animazione/Horror/Commedia 1986) - Un OAV breve e curioso, classificato come horror-erotico ma in realtà più vicino alla commedia. La trama ruota attorno a Ryo, un ragazzo che si trasforma in un mostro quando si eccita. Rumi, operatrice di una linea erotica, cerca di aiutarlo a controllarsi, mentre una teppista si interessa a lui. Nonostante la premessa, l'erotismo è appena accennato e l'horror quasi assente. I disegni, firmati Kimiko Takahashi, riflettono lo stile anni '80, con personaggi semplici e capigliature voluminose. Il design dei demoni è riuscito e il finale offre una buona chiusura. Non memorabile, ma piacevole per una visione leggera. Voto: 6-

Liz e l'uccellino azzurro (Animazione/Dramma 2018) - Uno slice of life delicato e contemplativo, incentrato sul rapporto tra due studentesse unite dalla musica e da un legame ambiguo tra amicizia e attrazione. La narrazione si sviluppa su due piani: la realtà scolastica e una fiaba parallela che riflette simbolicamente i sentimenti delle protagoniste (la parte migliore). Una narrazione lenta, a tratti soporifera, ma che si riscatta nel finale emotivo. L'animazione è curata, con colori vivaci e una regia sensibile, anche se poco incisiva, ma non per questo peggiore rispetto a La forma della voce. Non memorabile, ma gradevole per chi apprezza storie intime e silenziose. Voto: 6

WXIII: Patlabor the Movie 3 (Animazione/Sci-fi 2002) - Il terzo film della saga, ma si discosta nettamente dai precedenti. I robot Patlabor sono quasi assenti, sostituiti da una trama investigativa su una creatura mutante. La regia di Fumihiko Takayama tenta di emulare lo stile di Mamoru Oshii, ma senza la sua profondità. Il ritmo è lento, l'atmosfera cupa, e le scene silenziose accompagnate dalle musiche di Kenji Kawai sembrano più imitazione che scelta consapevole. La sceneggiatura offre spunti interessanti (tra esperimenti genetici e manipolazione mediatica) ma non li sviluppa a fondo. Tecnicamente il film è ben realizzato, con animazioni solide e una fotografia plumbea, ma manca di personalità. Il finale amaro è uno dei pochi momenti davvero riusciti. Prodotto sì curato ma privo di anima, meno efficace dei precedenti. Voto: 6

Look Back (Animazione/Dramma 2024) - Storia malinconica e breve, con protagoniste due ragazze appassionate di disegno che si confrontano in una dinamica di rivalità e crescita personale. Lo stile grafico è classico nipponico, anche se l'animazione non è sempre precisa. Il tono è triste e riflessivo, con un finale criptico che simboleggia il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. I temi trattati (competizione, insicurezza, amicizia) sono già visti, ma vengono affrontati con una certa sensibilità. Nonostante la prevedibilità e qualche forzatura emotiva, il film si lascia guardare con piacere, complice anche la durata contenuta. Non memorabile, ma gradevole. Voto: 6+

Memories (Animazione/Sci-fi 1995) - Ideato da Katsuhiro Otomo, un film antologico composto da tre episodi distinti per stile e contenuto, accomunati da una forte impronta visiva e sonora. "Magnetic Rose": fantascienza lirica e inquietante, con regia di Koji Morimoto e sceneggiatura di Satoshi Kon. Ispirato a un racconto di Otomo, è il più riuscito e coinvolgente, grazie anche alla colonna sonora di Yoko Kanno e all'inserto lirico da "Madama Butterfly". "Stink Bomb": commedia nera grottesca diretta da Tensai Okamura. Originale ma prevedibile, alterna satira e caos con una critica al sistema militare. "Cannon Fodder": distopia sperimentale firmata Otomo, raccontata con un lungo piano sequenza. Visivamente audace ed efficacemente malinconico, ma narrativamente minimale nonché incompiuto. Nel complesso, "Memories" è un'opera tecnicamente eccellente, variegata nei toni e nei generi. Non perfetta, ma consigliata agli amanti dell'animazione d'autore e delle raccolte sperimentali. Voto: 6,5

venerdì 31 ottobre 2025

Horror Challenge 2025: Parte IV

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2025 Qui - Quarta ed ultima parte di questa ottombrina challenge a tema horror (di genere, sottogenere e varianti), anno 2025. Per questo segmento i principali protagonisti sono zombie e clown assassini, con l'aggiunta di un piccolo speciale di Halloween, ma non mancheranno anche altri luciferini soggetti. Ricordo che la visione di suddetti film è avvenuta per la maggior parte tramite piattaforme streaming legali (e a pagamento), in alcuni casi tramite piattaforme streaming non legali. QUI il post della Challenge comprendente il Banner completo. PARTE I - PARTE II - PARTE III

Apocalisse Z - L'inizio della fine (Horror/Azione 2024) - In un'epoca post-Covid, un nuovo virus simile alla rabbia trasforma le persone in infetti rabbiosi e iperaggressivi. Il protagonista, un giovane avvocato segnato da una tragedia personale, cerca di sopravvivere all'epidemia con il suo gatto Lucullo, affrontando un mondo in rapido collasso. Il film, di produzione spagnola, si rifà ai classici del genere come 28 giorni dopo, senza però introdurre elementi realmente innovativi. La narrazione è divisa in due atti: una prima parte più intimista e credibile, seguita da una seconda più movimentata ma diluita e prevedibile. Nonostante un finale aperto e poco incisivo, la regia è solida e l’interpretazione principale emotivamente efficace. Un'opera dignitosa, che non reinventa il genere ma offre un intrattenimento discreto per chi non cerca sorprese. Voto: 6

Kadaver (Horror/Thriller 2020) - Un horror norvegese post-apocalittico ambientato in un hotel-teatro sontuoso, dove una famiglia affamata accetta un invito a cena seguito da uno spettacolo inquietante. La trama, pur non brillando per originalità, riesce a coinvolgere nella prima parte, salvo poi diventare prevedibile e meno incisiva nel finale. Il pregio è l'eleganza visiva: fotografia, scenografia e ambientazione sono curate e suggestive, con il teatro-hotel protagonista assoluto. Il film gioca con il confine tra realtà e finzione, ma non approfondisce del tutto le sue potenzialità narrative. Più forma che sostanza, con un finale scontato: affascinante da vedere, meno da ricordare. Voto: 6

Madre Notturna (Horror/Thriller 2022) - Più dramma che horror psicologico che ambisce a esplorare la follia femminile attraverso danza, musica e suggestioni mitologiche, ma il risultato è altalenante. L'atmosfera è curata e la fotografia in formato 4:3 crea un senso di isolamento interessante, tuttavia il ritmo estremamente lento e la sceneggiatura priva di reali sviluppi rendono la visione faticosa. La trama si perde in simbolismi e introspezioni che non sempre trovano una direzione, lasciando lo spettatore con la sensazione di un'opera più estetica che narrativa. Un film che può affascinare visivamente, ma che rischia di annoiare chi cerca tensione e sostanza. Voto: 5,5

No Exit (Horror/Thriller 2022) - Un film ambientato in un rifugio isolato durante una tempesta di neve, dove cinque sconosciuti si trovano bloccati. La scoperta di una bambina rapita nascosta in un furgone dà il via a una tensione crescente, giocata tutta sull'ambiguità dei personaggi e sul tentativo di smascherare il colpevole. Il film sfrutta bene l'unità di luogo e mantiene un ritmo sostenuto, con qualche colpo di scena ben piazzato. Tuttavia, la sceneggiatura presenta alcune forzature e il finale, piuttosto grossolano, smorza l'efficacia dell'insieme. Pur non brillando per originalità, resta un prodotto solido e godibile, soprattutto se visto senza troppe pretese. Voto: 6,5

HALLOWEEN MOVIE

Carved - La zucca assassina (Horror/Commedia 2022) - Una commedia horror splatter che non si prende troppo sul serio e riesce a intrattenere con ironia e sangue. Ambientato durante Halloween del 1993, segue un gruppo di comparse bloccate in un villaggio storico, alle prese con una zucca mostruosa in cerca di vendetta. Il film alterna mockumentary e horror classico, con un'estetica retrò e colori accesi. Il regista Justin Harding gioca con i cliché del genere horror e li ribalta in chiave comica, creando situazioni assurde e divertenti. Il cast comico funziona, il ritmo è vivace e gli effetti speciali richiamano il cinema anni '80. Senza pretese, diverte quanto basta. Voto: 6

Morte a 33 giri (Horror 1986) - Un horror anni '80 diventato cult tra gli amanti dell'heavy metal, ma oggi mostra evidenti segni di invecchiamento. La trama segue il classico schema del liceale emarginato che, dopo la morte del suo idolo musicale, evoca il suo spirito per vendicarsi dei bulli. L'idea di base è simpatica, ma lo sviluppo è prevedibile e il film scivola spesso nel trash, con effetti speciali modesti e una dose di splatter piuttosto contenuta. Nonostante la recitazione altalenante e una sceneggiatura piena di cliché, l'atmosfera anni '80 più che la colonna sonora (dipende dai gusti) restano i veri punti di forza. Il film diverte se visto con spirito nostalgico e senza troppe pretese, ma per chi cerca un horror più solido e moderno, rischia di risultare poco incisivo. Un titolo che vive più di affetto generazionale che di reale merito cinematografico. Voto: 6

Terrifier 3 (Horror 2024) - Prosegue la scia splatter con Art il Clown in versione natalizia, tra massacri grotteschi e atmosfere dissacranti. Il film riduce il minutaggio rispetto al secondo capitolo, migliorando il ritmo generale, ma continua a puntare tutto sull'effetto visivo e sulla brutalità, con una trama che si fa sempre più debole e frammentata. La nuova villain risulta meno incisiva rispetto alla misteriosa bambina del capitolo precedente. Damien Leone alza l'asticella degli effetti prostetici, regalando sequenze splatter ben realizzate e visivamente impressionanti, anche se ormai prevedibili per chi conosce il tono della saga. Il film non spaventa davvero, ma diverte chi cerca un horror sopra le righe, con momenti assurdi e ironici come la scena al bar con Babbo Natale. Il finale, ancora una volta virato al fantasy, lascia spazio al prossimo capitolo, ma conferma la necessità di rinnovare la formula per evitare l'effetto déjà-vu. Un prodotto per fan affezionati, meno incisivo per chi cerca novità nel genere. Voto: 6+

venerdì 24 ottobre 2025

Horror Challenge 2025: Parte III

Post pubblicato su Pietro Saba World il 24/10/2025 Qui - Terza parte di questa ottombrina challenge a tema horror (di genere, sottogenere e varianti), anno 2025. Per questo segmento i principali protagonisti sono diavoli, cyborg/robot e killer assassini (mascherati e non mascherati), ma non mancheranno anche altri luciferini soggetti. Ricordo che la visione di suddetti film è avvenuta per la maggior parte tramite piattaforme streaming legali (e a pagamento), in alcuni casi tramite piattaforme streaming non legali. QUI il post della Challenge comprendente il Banner completo. PARTE I - PARTE II

Goksung - La presenza del diavolo (Horror/Thriller 2016) - Un horror coreano visivamente potente e narrativamente ambizioso, che intreccia dramma familiare, superstizione e inquietudine esistenziale. Il protagonista, inizialmente goffo e passivo, si trasforma in un padre disperato, offrendo un arco emotivo credibile e coinvolgente. L'atmosfera rurale e liminale amplifica il senso di smarrimento, mentre rituali esoterici e suggestioni folkloristiche arricchiscono la tensione. Tuttavia, il film soffre per un minutaggio eccessivo e una gestione dispersiva dei personaggi secondari, che indebolisce il ritmo e diluisce l'impatto. Il finale, enigmatico e aperto (con molteplici interpretazioni), lascia lo spettatore in uno stato di incertezza (amplificando il senso di smarrimento), coerente però con l'ambiguità che permea l'intera opera. Un film disturbante e magnetico, che avrebbe brillato ancora di più con un montaggio più asciutto. Ma resta, seppur ambiziosamente imperfetta, opera notevole. Voto: 7

Oddity (Horror/Thriller 2024) - Un thriller-horror irlandese sorprendente e ben confezionato, che mescola con efficacia elementi gialli, paranormali e folkloristici. La trama ruota attorno a una sensitiva cieca decisa a scoprire la verità sull'omicidio della sorella gemella, in un'ambientazione isolata e inquietante che amplifica la tensione. Carolyn Bracken è convincente nel doppio ruolo, mentre la sceneggiatura, pur semplice e non originalissima, riesce a gestire con coerenza Jumpscare (convenzionali ma funzionali), humor nero (nella gustosa parte finale) e suggestioni esoteriche come la figura del Golem. La regia di Damian McCarthy dimostra talento nel costruire atmosfera e nel dosare i colpi di scena, offrendo una visione appagante e diversa dalle solite ghost stories. Un'opera che, pur con qualche prevedibilità, riesce a lasciare il segno. Voto: 6,5

In a Violent Nature (Horror/Thriller 2024) - Slasher atipico, originale e disturbante, diretto con stile minimale da Chris Nash, che adotta il punto di vista dell'assassino per destrutturare il genere (riuscendoci). Ambientato in un bosco silenzioso e privo di colonna sonora, il film costruisce tensione attraverso lunghi silenzi e un ritmo compassato, culminando in omicidi brutali e visivamente potenti. La creatura protagonista, evocativa di Jason Voorhees ma con tratti propri, potrebbe diventare una nuova icona horror. Il finale criptico aggiunge spessore tematico, suggerendo riflessioni sul genere stesso. Un esperimento riuscito, imperfetto ma memorabile per gli appassionati. Voto: 7

Hardware - Metallo letale (Horror/Sci-fi 1990) - Esordio visivamente potente per Richard Stanley (quello di Color Out of Space per intenderci), che con pochi mezzi ma grande personalità, firma un cult cyberpunk. Ambientato in un futuro post-apocalittico sabbioso e radioattivo, il film racconta l'assalto di un cyborg autoassemblante in un appartamento blindato, dove la protagonista (una convincente, magnetica Stacy Travis) affronta una minaccia inarrestabile. La sceneggiatura è semplice e derivativa, ma compensata da un'estetica potente: fotografia monocromatica, colonna sonora industrial e atmosfere opprimenti. Tra suggestioni da Terminator e Blade Runner, Stanley sperimenta con luci, suoni e ritmo, creando un'opera imperfetta e limitata, nonché datata, ma affascinante, che ha giustamente conquistato lo status di cult. Voto: 6+

Smile 2 (Horror/Thriller 2024) - Il secondo capitolo di Smile conferma il talento visivo di Parker Finn, che alza l'asticella della regia con soluzioni più audaci e una fusione di generi ben orchestrata. L'inquietudine del primo film si affievolisce, ma viene compensata da un ritmo serrato e da momenti splatter efficaci, come l'invasione del corpo di danza. Il minutaggio è eccessivo e i Jumpscare, seppur funzionali al target teen, risultano abusati. La narrazione si appoggia su una struttura derivativa, con qualche spiegone di troppo, ma il cast è solido e il finale, pur tirato per le lunghe, regala una chiusura divertente e visivamente potente. Un sequel che intrattiene, senza sorprendere. Voto: 6

I Saw the TV Glow (Horror/Fantastico 2024) - Presentato (incautamente) come horror, in realtà più vicino al dramma psicologico, questo film si rivela un'opera ambiziosa e criptica che esplora l'identità e l'alienazione con uno stile visivo marcato. L'estetica neon, i silenzi disturbanti e le suggestioni Lynchiane creano un'atmosfera straniante, ma la narrazione frammentata e piatta, e il ritmo lento rendono difficile l'immersione. I protagonisti, poco espressivi, faticano a coinvolgere, e il messaggio allegorico sulla transizione di genere resta troppo implicito per emergere con forza. Originale nelle intenzioni, ma poco riuscito nella resa, è un film che divide e lascia perplessi. Voto: 4,5

Longlegs (Horror/Thriller 2024) - Un thriller-horror ambizioso che mescola investigazione e sovrannaturale con una confezione visiva curata e atmosfere cupe (richiamando Seven e Il silenzio degli innocenti, ma non solo). Oz Perkins costruisce un mondo inquietante, tra codici cifrati, rituali satanici e visioni disturbanti, ma la sceneggiatura fatica a mantenere coerenza e chiarezza, lasciando diversi interrogativi irrisolti. Maika Monroe è efficace ma emotivamente distante, mentre Nicolas Cage, irriconoscibile e dosato con parsimonia, regala un personaggio visivamente memorabile, anche se narrativamente sottoutilizzato. Il film promette molto e riesce a inquietare in alcuni momenti, ma non raggiunge le vette sperate (il migliore del regista rimane Gretel e Hansel), risultando più affascinante nella forma che nella sostanza. Voto: 6

venerdì 17 ottobre 2025

Horror Challenge 2025: Parte II

Post pubblicato su Pietro Saba World il 17/10/2025 Qui - Seconda parte di questa ottombrina challenge a tema horror (di genere, sottogenere e varianti), anno 2025. Per questo segmento i principali protagonisti sono vampiri, fantasmi e demoni, ma non mancheranno anche altri luciferini soggetti. Ricordo che la visione di suddetti film è avvenuta per la maggior parte tramite piattaforme streaming legali (e a pagamento), in alcuni casi tramite piattaforme streaming non legali. QUI il post della Challenge comprendente il Banner completo. PARTE I

Nosferatu (Horror/Fantastico 2024) - Il "Nosferatu" di Robert Eggers è un'opera visivamente magnetica che omaggia i capolavori di Murnau e Herzog, pur cercando una propria voce. Il regista torna all'horror dopo il sottovalutato The Northman, scegliendo di reinterpretare il mito di Dracula con grande cura estetica e atmosfere gotiche. Il Conte Orlok, reso mostruoso e inquietante da Bill Skarsgård, abbandona l'antieroe romantico per tornare a incarnare il terrore puro. La prima parte è tesa e gotica, la seconda più frammentata ma comunque suggestiva, culminando in un finale poeticamente disturbante. Fotografia, trucco e atmosfere claustrofobiche sono eccellenti, anche se la trama resta classica e il cast non sempre brilla. Pur non aggiungendo molto alla mitologia del personaggio, Eggers realizza un horror d'autore che, sebbene meno originale dei suoi primi lavori, resta un prodotto curato e coinvolgente. Un film che non era necessario, ma che si fa comunque apprezzare. Voto: 7

Neverlake (Horror/Thriller 2013) - Una fiaba nera italica che sorprende per atmosfera e ambizione. Ambientato in Toscana, il film intreccia folklore etrusco e suggestioni gotiche, costruendo un mistero che si sviluppa con ritmo sospeso e tensione crescente. La regia è elegante e attenta, con una fotografia plumbea e un accompagnamento sonoro efficace. Il cast internazionale funziona, anche se la protagonista risulta talvolta poco espressiva. La storia, originale e ben strutturata, riesce a coinvolgere senza ricorrere a cliché hollywoodiani, pur peccando in un finale troppo esplicito e didascalico, che avrebbe guadagnato in ambiguità. Nonostante qualche effetto digitale discutibile, il film resta una piacevole sorpresa nel panorama italiano, capace di evocare FulciPhenomena e suggestioni iberiche senza risultare derivativo. Voto: 6,5

The Night House - La casa oscura (Horror 2021) - Un dramma psicologico con venature paranormali che punta più sull'atmosfera che sul terrore esplicito. Dopo il suicidio del marito, la protagonista (interpretata con intensità da Rebecca Hall) indaga su un passato oscuro che si manifesta tra presenze inquietanti e simboli esoterici. La narrazione gioca con il tema del doppio e mantiene un alone di mistero, pur risultando a tratti criptica e diluita. La regia di David Bruckner dosa con intelligenza tensione e simbolismo, evitando facili spiegazioni e lasciando spazio all'interpretazione. L'ambientazione lacustre e la fotografia amplificano il senso di inquietudine. Il finale, seppur non del tutto originale, chiude con coerenza un racconto che parla di dolore, identità e abissi interiori. Un film che non punta allo spavento facile, ma lascia il segno. Voto: 6

The Innocents (Horror/Thriller 2021) - Un disturbante thriller paranormale che esplora l'infanzia come territorio ambiguo e misterioso, dove Bene e Male sono concetti ancora in formazione. Ambientato in una periferia nordica, il film segue un gruppo di bambini che scoprono di possedere poteri sovrannaturali, dando vita a dinamiche sempre più inquietanti. Il regista evita gli stereotipi dell'horror tradizionale, preferendo una narrazione rarefatta e silenziosa, dove la tensione cresce lentamente e si insinua sotto pelle. La regia è elegante, gli effetti speciali dosati con intelligenza, e il cast di giovanissimi attori sorprende per intensità e naturalezza. Pur con qualche lentezza e una sceneggiatura non sempre originale, The Innocents riesce a coinvolgere e inquietare, offrendo una visione insolita e profonda del lato oscuro dell'infanzia. Voto: 6,5

Lo squalo (Horror/Thriller 1975) - "Jaws" è un capolavoro che ha ridefinito il concetto di suspense al cinema. Steven Spielberg orchestra la paura con una regia magistrale, costruendo la tensione attraverso l'attesa e l'uso sapiente del non visto: lo squalo appare poco, ma la sua presenza è costante, amplificata dalla colonna sonora iconica di John Williams. La prima parte del film è un crescendo di ansia e inquietudine, mentre la seconda si trasforma in una lotta primordiale tra uomo e natura, con i tre protagonisti (Roy ScheiderRichard Dreyfuss e Robert Shaw) perfettamente caratterizzati e in stato di grazia. A 50 anni dalla sua uscita (motivo per cui merita di essere celebrato e visto o rivisto), e a parte che non invecchia mai, resta un'opera tecnicamente impeccabile, simbolo della paura atavica dell'ignoto e pietra miliare della cultura pop. Voto: 9

Cruel Peter (Horror 2019) - Un horror gotico che punta su atmosfere cupe e ambientazioni suggestive, con una confezione visiva curata e una fotografia volutamente tetra. La storia mescola elementi di ghost story ed esorcismo, ma soffre di una certa prevedibilità e di scelte registiche discutibili, come l'eccessivo buio nelle scene chiave, che penalizza la tensione visiva nonostante gli effetti grafici siano credibili. Il film, ambientato in una Sicilia decadente e folkloristica, cerca un respiro internazionale ma finisce per appiattirsi su modelli già visti, perdendo in originalità. Il cast è professionale ma non memorabile, e il finale lascia qualche perplessità, con snodi narrativi poco approfonditi. Pur non rivoluzionando il genere, resta un prodotto dignitoso, interessante per chi apprezza l'horror classico dalle tinte gotiche. Voto: 6

Lamb (Horror/Fantastico 2021) - Una fiaba nera islandese sospesa tra dramma, mistery e sfumature horror. Racconta la storia di una coppia segnata da un lutto, che trova conforto nell'arrivo di una creatura ibrida, metà umana e metà animale, accolta come figlia. Questo evento miracoloso sembra colmare un vuoto emotivo, ma nasconde un conflitto profondo con le leggi della natura, che prima o poi reclama ciò che le appartiene. L'opera si muove tra silenzi, paesaggi gelidi e simbolismi ancestrali, riflettendo sul rapporto tra uomo e ambiente, sul desiderio di possesso e sulla maternità negata. Stilisticamente curato, lento e rarefatto (con una fotografia che esalta l'isolamento e la tensione latente) lascia spazio ai silenzi e ai sottintesi, con un finale (seppur telefonato) disturbante e simbolico. Un'opera insolita, da vedere con sguardo attento. Voto: 6+

venerdì 10 ottobre 2025

Horror Challenge 2025: Parte I

Post pubblicato su Pietro Saba World il 10/10/2025 Qui - Prima parte di questa ottombrina challenge a tema horror (di genere, sottogenere e varianti), anno 2025. Per questo segmento i principali protagonisti sono alieni, licantropi e mostri, ma non mancheranno anche altri luciferini soggetti. Ricordo che la visione di suddetti film è avvenuta per la maggior parte tramite piattaforme streaming legali (e a pagamento), in alcuni casi tramite piattaforme streaming non legali. QUI il post della Challenge comprendente il Banner completo.

MaXXXine (Horror/Thriller 2024) - "MaXXXine" conclude la trilogia di Ti West con un comparto tecnico eccellente: regia, fotografia, scenografie e costumi sono curati nei minimi dettagli, e Mia Goth offre un'altra prova intensa e magnetica. L'ambientazione anni '80 è affascinante, con richiami al noir e all'estetica hollywoodiana dell'epoca, ma la sceneggiatura non regge il confronto con i capitoli precedenti (non riuscito a mio avviso come "X" e "Pearl", quest'ultimo lo ritengo il film migliore della saga). La trama appare frammentata, poco coinvolgente e priva di reale tensione, con un finale prevedibile e alcune idee lasciate a metà. Il film resta godibile per gli appassionati della saga, ma è il più debole dei tre, penalizzato da una narrazione che non sfrutta appieno il potenziale dei personaggi e del contesto storico. Voto: 6

Nessuno ti salverà (Horror/Sci-fi 2023) - Un riuscito esperimento di fanta-horror muto, che fonde l'home invasion con l'estetica sci-fi anni '50. Senza dialoghi, la narrazione si affida completamente alle immagini e a un sound design immersivo, dimostrando grande padronanza visiva. Kaitlyn Dever regge da sola l'intera pellicola, offrendo una performance intensa e sfaccettata, mentre affronta un'invasione aliena in una casa isolata. Gli extraterrestri, divisi in tre tipologie e dotati di poteri telecinetici, aggiungono varietà e tensione. La regia sfrutta al meglio gli effetti pratici e la fotografia valorizza l'atmosfera sospesa e inquietante. Il finale, sorprendente e divisivo, chiude con coerenza una storia che riesce a intrattenere e incuriosire, pur con qualche imperfezione visiva. Un'opera originale, silenziosa ma eloquente. Voto: 7

La cosa da un altro mondo (Horror/Sci-fi 1951) - Un film più rilevante che coinvolgente, che oggi appare datato e meno efficace rispetto al celebre remake di Carpenter. L'importanza storica è indiscutibile: è uno dei primi film a portare sullo schermo un mostro alieno, con un'iconografia che richiama Frankenstein e una tensione costruita secondo i canoni dell'epoca. Tuttavia, la verbosità dei dialoghi, la mancanza di isolamento e paranoia tra i personaggi, e una creatura poco minacciosa ne limitano l'efficacia. Il senso di pericolo è attenuato da un tono quasi scanzonato, che contrasta con l'atmosfera cupa e claustrofobica del remake. Nonostante ciò, il film conserva alcune sequenze ben girate e un ritmo che, per gli standard dell'epoca, resta godibile. Un cult da vedere per comprendere l'evoluzione del genere, più interessante che emozionante. Voto: 6+

Licantropus [Anche a colori] (Horror/Azione 2022/2023) - Lo special Marvel diretto da Michael Giacchino è un omaggio riuscito ai classici horror Universal, con un tocco vintage e una narrazione compatta. Il bianco e nero valorizza l'atmosfera. Il mix tra horror, azione e ironia funziona, e il trucco artigianale dona autenticità ai personaggi, anche se il look del licantropo può sembrare datato. La storia, semplice ma efficace, ruota attorno a una caccia al mostro che nasconde più di un segreto, e si chiude con una nota malinconica e vintage. Non spaventa davvero, ma intrattiene con stile. Un esperimento curioso e godibile. La versione a colori infine, sostanzialmente non valorizza né svilisce il prodotto, semplicemente accentua gli effetti speciali e il sangue, attenuando però le riuscite atmosfere del bianco e nero. Voto: 6+

Piscina infinita (Horror/Sci-fi 2023) - Infinity Pool è la terza prova (dopo Antiviral che non ho visto e il buon Possessor) di Brandon Cronenberg, che conferma talento visivo e atmosfere disturbanti, pur senza raggiungere la classe visionaria del padre. Ambientato in un resort di lusso in un Paese immaginario, il film parte forte con tensione, perversione e suggestioni psichedeliche, ma si perde nella seconda metà tra eccessi e confusione narrativa. L'idea dei cloni, simbolo di perdita d'identità e degrado morale, è affascinante ma non pienamente sviluppata. Ottima Mia Goth, ormai icona dell'horror d'autore. Film ambizioso, originale, ma non del tutto riuscito. Voto: 6

Psycho Goreman (Horror/Sci-fi 2020) - Una commedia horror scatenata e ironica che omaggia il cinema per ragazzi degli anni '80 e '90, mescolando fantascienza, splatter e humour nero. La storia ruota attorno a un alieno potentissimo e malvagio, liberato accidentalmente da due bambini e costretto a obbedire ai capricci della piccola Mimi, una protagonista tanto esilarante quanto inquietante. Il regista Steven Kostanski (The Void) sfrutta al meglio un budget modesto, puntando su effetti prostetici artigianali, creature gommose e un tono volutamente sopra le righe. Il risultato è un film infantile e grottesco, che diverte proprio per la sua assurdità e per il contrasto tra ultraviolenza e comicità slapstick. Non tutto funziona alla perfezione, ma l'immaginario visivo e l'energia anarchica lo rendono un piccolo cult per gli amanti del genere. Voto: 6

Inside - À l'intérieur (Horror/Dramma 2007) - Uno degli esempi più estremi e disturbanti della New French Extremity, già visti i lavori di Gens, Laugier e Aja. Diretto dalla coppia Bustillo-Maury (La casa in fondo al lago), il film racconta l'assedio di una donna incinta da parte di una misteriosa figura femminile, in una notte di Natale che si trasforma in un incubo di sangue e violenza. La sceneggiatura è minimale e spesso poco credibile, ma la regia è solida e la tensione altissima. Le due protagoniste offrono interpretazioni intense, con Béatrice Dalle inquietante e magnetica. Lo splatter è abbondante e brutale, al limite della sopportazione, ma funzionale all'atmosfera claustrofobica e disperata. Nonostante alcune forzature e un finale discutibile, resta un'opera potente e visivamente efficace, consigliata solo agli spettatori audaci. Voto: 7

Piggy (Horror/Thriller 2022) - Un film che parte da una premessa forte (bullismo, disagio adolescenziale, body-shaming) ma che fatica a mantenere la promessa iniziale. La protagonista, ben interpretata da Laura Galán, è il fulcro emotivo della storia, e alcune dinamiche familiari e sociali sono tratteggiate con gusto. Tuttavia, la sceneggiatura si muove su binari troppo prevedibili, con dialoghi poco credibili e una tensione che raramente decolla. Il passaggio al thriller/horror nel finale è timido e non sfrutta appieno le potenzialità del soggetto, lasciando l'impressione di un'occasione sprecata. Buoni spunti, ma il risultato è altalenante e poco incisivo. Voto: 5,5

Tetsuo: The Iron Man (Horror/Sci-fi 1989) - Un cult cyberpunk, un'esperienza visiva estrema e disturbante. In 1 ora si racconta la trasformazione di un uomo in macchina, attraverso un montaggio frenetico e una colonna sonora industriale. La narrazione è frammentata, quasi incomprensibile, ma il messaggio è chiaro: una critica feroce all'invasione della tecnologia nella vita umana. Girato in bianco e nero, con stop motion ed effetti speciali artigianali, Tetsuo è un incubo metallico che richiama Cronenberg, Lynch e Bergman, mescolando horror, dramma e sperimentazione. La seconda parte, più delirante e ripetitiva, può risultare estenuante, ma il film resta un'esplosione di creatività visiva e sonora. Non è per tutti, ma chi ama il cinema estremo e anticonvenzionale troverà in Tetsuo un'opera disturbante, originale e indimenticabile. Voto: 7+

Strange Darling (Horror/Thriller 2023) - Un film che gioca con la struttura narrativa, suddividendo la storia in capitoli non cronologici per confondere lo spettatore e mantenere alta la tensione. L'idea funziona in parte: se da un lato stimola la curiosità e offre qualche colpo di scena ben piazzato, dall'altro rischia di compromettere l'immedesimazione e la fluidità del racconto. La regia di JT Mollner è solida e visivamente curata, con un uso interessante del colore e del sound design. Willa Fitzgerald è magnetica nel ruolo di "The Lady", mentre Kyle Gallner regge bene il confronto. Tuttavia, la sceneggiatura presenta alcune forzature e il finale, seppur empatico, non riesce a lasciare un segno profondo. Un film intrigante, con buone intenzioni e qualche spunto originale, ma non del tutto incisivo. Voto: 6,5