Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/04/2023 Qui - Mirabolante trasposizione cinematografica delle avventure del celebre barone, già più volte portate sul grande schermo e che trovano nella fantasia cinematografica (e nello spirito umoristico) del regista Terry Gilliam il migliore "traduttore" possibile. Coadiuvato da un cast tecnico ed artistico di primissimo livello (scenografie ed effetti speciali magnifici) il regista inglese confeziona uno spettacolo godibile e raffinato, pieno di riferimenti e di grande eleganza formale. Peccato che, dopo una prima mezz'ora scintillante, il film si incarti un pochino. A differenza del capolavoro Brazil (molto simile nel tema, tra l'altro molto caro al regista, il film parla infatti della potenza della fantasia e dei sogni), il turbine di eventi funziona solo a corrente alternata, accanto a momenti ed episodi felici notiamo infatti dialoghi che girano a vuoto, eccessi veri e propri (come la testa volante e smorfiosa di Robin Williams), ed episodi inutili. Non convince del tutto il finale, troppo confuso e frettoloso. Ma fortunatamente queste pecche vengono (in parte) oscurate dalla bellezza dei costumi, delle scenografie e degli effetti speciali (di cui sopra) e dell'atmosfera che avvolge l'intera pellicola. Anche la bella Uma Thurman, allora ventenne, riesce ad incantare non poco. Alla fine un film simpatico e bonariamente fantasioso, una divertente e frenetica favola, che nonostante sia un gran bel viaggio nella fantasia, che tutti peraltro dovrebbero fare, imprescindibile non rimane, ma strabordante spettacolo (in positivo e negativo) resta. Voto: 6+
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