Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/04/2023 Qui - Rivalutato durante questa seconda visione. In realtà perché probabilmente a questo giro sapevo già a cosa andare incontro, ovvero, sapevo già di avere a che fare con una storia e una trama piena di miele, zucchero, sorrisi, carinerie e tante canzoncine. Perciò, mettendo da parte questi elementi ho avuto modo di apprezzare maggiormente lo stile di Robert Wise: una regia elegantissima ed austera degna di nota, soprattutto nelle scene ambientate nel convento (il "setting" più naturalmente predisposto per questo stile). Il livello tecnico comunque è eccellente, The sound of music rientra a pieno nel novero dei musical hollywoodiani dell'epoca d'oro, quando parliamo di prestazioni attoriali/musicali e coreografie. Splendida (e meritatamente entrata nell'immaginario collettivo) la scena iniziale di Maria che canta e danza sul prato, così come il valzer romantico col capitano (ma non dimentichiamoci dello strappo alla bandiera nazista). Le canzoni invece le trovo in linea generale sempre stucchevoli, smielate e molto poco interessanti, anche se in mezzo a loro svettano due gemme: l'iniziale "The hills are alive" e soprattutto "My favourite things", che poi sono quelle maggiormente e giustamente utilizzate nel film come leitmotiv strumentali e reprise. Il rewatch di questo film a distanza di tantissimi anni dalla prima volta, mi ha messo di buonumore, o quantomeno a me ha risollevato un po' il morale. Sarà pure una storia non particolarmente originale con l'aggravante di una "pericolosa" tendenza alla zuccherosità e al melenso (ma non si eccede quasi mai, va detto), e probabilmente la durata è un po' eccessiva, tuttavia non appesantisce troppo la visione, ma The sound of music, di cui valore aggiunto è soprattutto costituito dal grande cast, dominato da una vera esperta in materia di musical e fine attrice, Julie Andrews (rende il trionfo della melassa un film meno stucchevole e perché no piacevole nella sua banalità), resta tuttora un caposaldo del genere. E nonostante l'odi et amo film fondamentale. Voto: 7+
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