sabato 30 luglio 2022

Tre piani (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2022 Qui - Tra (presunti) stupri, processi, morti, calunnie e altre graziose faccende (nel condominio più sfigato di Roma), tutto finirà incomprensibilmente a tarallucci e vino: non sembra un film di Nanni Moretti (Mia madre era certo migliore) e probabilmente il fatto che è tratto da un romanzo (omonimo) di Eshkol Nevo, evidentemente rimaneggiato anche dallo stesso regista insieme ad altri, non è un caso. È difficile parteggiare per qualcuno in una pellicola in cui tutti i personaggi sono antipatici, e non solo per i difetti imposti dal copione: i limiti di recitazione sono fin troppo scoperti e solo Andrea Giannini, Alba Rohrwacher e Margherita Buy lasciano un buon ricordo di sé sullo schermo. Inutile accanirsi su Moretti, perfetto nel suo stile recitativo in levare nelle parti leggere o surreali, ma totalmente fuori parte in un ruolo drammatico come questo. La morale dovrebbe riguardare il perdono e la comprensione, ma a fronte di un'opera così sgangherata anche dal punto di vista logico (soprattutto nell'episodio che ha per protagonista Riccardo Scamarcio, in cui non ha sostanzialmente mai senso nulla) è complicato prendere sul serio qualsiasi cosa. Un film che espone tanti avvenimenti ma in definitiva non particolarmente stimolanti. Voto: 4,5

Nessun commento:

Posta un commento