Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2022 Qui - A seguito di un gesto di grande generosità, un detenuto diventa una
sorta di eroe, ma ben presto la situazione si ribalta. Tornato in Iran
dopo la deludente esperienza europea con Tutti lo sanno, Asghar Farhadi
continua a fare il suo (miglior) cinema: ricco di senso e di tensione
morale, beneficamente dispensatore di dubbi e domande nonché privo di
certezze e risposte definitive. Una sorta di thriller morale (popolato
da personaggi che hanno tutti o quasi i loro torti e le proprie ragioni)
che sa coinvolgere lo spettatore fino alla fine, grazie ad una sapiente
sceneggiatura ed a ritmi che si mantengono alti per tutta la durata
della pellicola. Asghar Farhadi il suo lo sa fare sempre molto bene, e
Un eroe lo conferma. Perché sebbene il film non abbia la potenza
narrativa di Una separazione o quella drammatica de Il cliente è
però
l'ennesimo notevole film di un autore fondamentale degli ultimi due
decenni. Appassionante, a tratti un po' macchinoso e pedante (enfatizzante), ma di forti emozioni, che fanno riflettere, e che
certamente non lasciano indifferenti, ben riuscito. Voto: 6,5
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