Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2022 Qui - Il talentuoso James Wan dopo la parentesi Marvel con Aquaman ritorna nel campo a lui
più congeniale, e i risultati si vedono. Ho apprezzato questo horror,
l'horror che non ci si aspetta. Distante dai suoi precedenti lavori in
The Conjuring e Insidous, tra body horror e film d'azione, detective
story e dramma psicologico. Il film più libero, straniante, persino
ridicolo ma perfettamente autoriale del regista malese naturalizzato
australiano, che si ritaglia uno spazio in cui poter dare sfogo a tutto
ciò che ama di più: la mescolanza di generi, l'amore per gli effetti
speciali artigianali, l'ossessione per il corpo umano. Tutto diventa
particolarmente folle. Se si decide di seguire questa corsa
sorprendente, la pellicola diventa inaspettatamente divertente. Un film
dall'anima volutamente di serie B e dall'estetica di serie A, una corsa
folle difficile da dimenticare. Certo, ci sono dettagli nella
sceneggiatura che inficiano il risultato finale e ne compromettono il
voto, che poteva andare oltre la semplice sufficienza con un po' di
accortezza in più e meno enfasi action-emozionale, atta a colpire a ogni
costo, ma almeno si è visto qualcosa di diverso. Brava Annabelle Wallis, ardita fusione tra un'iniqua virago e una
tormentata apparizione. Niente male. Voto: 6
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