sabato 30 luglio 2022

L'incredibile storia dell'Isola delle Rose (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2022 Qui - Sydney Sibilia prende uno spunto come fu per (la spettacolare trilogia di) Smetto quando voglio (Breaking Bad) ed in questo caso, con l'Isola delle Rose ne fa una sua personale I love Radio Rock (anche citata all'inizio). I personaggi del regista salernitano (tra i più promettenti e capaci del nostro cinema moderno) hanno in comune determinate caratteristiche che anche in questo film si confermano, outsider che vengono isolati dal loro contesto quotidiano, individui dotati anche di talento che in qualche modo grazie alla loro visione immaginaria ed utopistica si creano a parte quel mondo che il '68 voleva cambiare. Egli è bravo nel disegnare i personaggi, riesce a dare sempre un certo respiro internazionale alle sue storie (è sbarcato su Netflix non per caso), Elio Germano (che spogliatosi dai panni di Antonio Ligabue si cala nuovamente nella parte di un sognatore fuori dagli schemi) capeggia una buona compagine di attori sull'Isola (tra cui la Matilda De Angelis, di Youtopia), mentre nel governo il duo Fabrizio Bentivoglio-Luca Zingaretti fa faville (il primo consiglio dei ministri è esilarante). Storia che non conoscevo (che viene romanzata), film ben fatto e con una bella colonna sonora di pezzi anni '60. Buono davvero, con quel retrogusto di malinconia, unica pecca una certa anacronisticità narrativa, e un po' di drammaticità in più non avrebbe guastato. Voto: 7

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