Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2022 Qui - Con La Terra dei Figli (che mi piacque in ogni caso di più), Mondocane è
l'altro rappresentante del cinema italiano distopico nel 2021. Un
prodotto interessante e abbastanza coinvolgente, anche se non
originalissimo in una vicenda abbastanza prevedibile. Una specie de "La
Paranza dei Bambini" ambientato in una Taranto post-catastrofe. Se
l'affascinante ambientazione è solo un pretesto narrativo che poco si
amalgama al film e non ne è parte realmente integrante, funziona
decisamente meglio il racconto dei due amici (poi nemici) che crescono e
scoprono la dura vita dei bassifondi. Interessante in tal senso il
discorso (che però rimane in superficie) del "potere del potere" e della
fascinazione del capo (un Alessandro Borghi non così centrale come però
ci si aspetterebbe). Lo
scontro tra un ragazzo idealista/umanista e quello più pratico e pronto a
"far carriera" è un po' già visto (ed evitabile era forse anche la
piccola e tenera storia d'amore) ma l'opera di Alessandro Celli è interessante, nonché coraggiosa, pur nella sua incapacità (e
forse non volontà) di addentrarsi veramente nei sottotesti che apre e
poi lascia in sospeso. Ma resta un'opera di indubbio valore e tecnicamente di livello che merita senz'altro una visione. Voto: 6
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