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sabato 12 ottobre 2019

Dragon Trainer - Il mondo nascosto (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/10/2019 Qui
Tema e genere: Terzo ed ultimo film del franchise di Dragon Trainer, una saga d'animazione incentrata sul rapporto d'amicizia tra un vichingo ed un drago.
Trama: A Berk vichinghi e draghi convivono sotto la guida di Hiccup e Sdentato. Ma uno spietato cacciatore di draghi costringe i nostri a cercare un altro rifugio. Un rifugio leggendario ai confini del mondo.
Recensione: Concludere una trilogia non è mai semplice, riuscire a dare il giusto senso di chiusura è un onere non indifferente e non sempre i risultati sono soddisfacenti, anzi spesso il terzo capitolo è quello con maggiore criticità. Non è questo il caso, perché Dragon Trainer - Il mondo nascosto (che a scanso di clamorosi ripensamenti è l'ultimo capitolo), che di per sé è un discreto film, chiude soddisfacendo lo spettatore e quindi il fan o amante della saga. Giacché la storia iniziata anni fa si conclude in maniera perfetta e il rapporto tra Hiccup e Sdentato è sviluppato in maniera coerente, sottolineando la crescita di entrambi, nonostante la vicenda qui raccontata si svolga appena un anno dopo rispetto a quella del secondo film. Da una parte il giovane protagonista deve far fronte alle responsabilità di essere il capo del villaggio di Berk, costantemente convinto di non essere all'altezza del padre, dall'altra il suo drago si ritrova per la prima volta di fronte a un esemplare femminile di Furia Buia (una Furia Chiara, per la precisione), situazione che porterà a siparietti divertenti, ma anche teneri e in alcuni casi toccanti. A fare da cornice al tutto animazioni impeccabili, le sole, attualmente, che rendono la saga di Dragon Trainer in grado di rivaleggiare con le pellicole della Pixar e della Disney Animation Studios. Un'estetica insomma a dir poco spettacolare. La resa grafica supera infatti quella dei due film precedenti e trova il suo culmine nel coloratissimo quanto misterioso Mondo Nascosto (peccato solo che Il Regno dei Draghi venga introdotto in tutta la sua magnificenza ma non venga approfondito in modo particolare). Va però detto che, rispetto ai capitoli precedenti, quello conclusivo (che tende a scivolare proprio dai capitoli precedenti di più verso soluzioni tradizionali e quindi prevedibili, anche se un un paio di spunti interessanti, belli e profondi, vengono forniti allo spettatore) pecca di superficialità nella caratterizzazione dei personaggi. Anche quelli già conosciuti si riducono a macchiette divertenti, ma senza una reale profondità.

venerdì 19 luglio 2019

Cattivi vicini 2 (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/06/2019 Qui
Tema e genere: Sequel della commedia Cattivi vicini, con protagonista lo stesso cast (con l'aggiunta di Chloë Grace Moretz, nei panni di Shelby) e sempre con Nicholas Stoller dietro la macchina da presa.
Trama: Mac (Seth Rogen) e Kelly Radner (Rose Byrne), dopo aver scoperto di aspettare una bambina, decidono di trasferirsi in una nuova abitazione e vendere quella vecchia. A complicare la situazione è l'arrivo nella casa accanto dell'esuberante Shelby (Chloe Grace Moretz), giovane collegiale che vuole fondare una sorellanza fuori dalle regole.  Le continue feste organizzate da Shelby mettono in crisi la possibile vendita della casa da parte dei coniugi Radner, che chiedono aiuto all'ex "nemico" Teddy Sanders (Zac Efron) per sbarazzarsene. Riusciranno nel loro intento?
RecensioneSeth Rogen e Evan Goldberg (l'altro sceneggiatore) tornato in un sequel che segue la scia della commedia scorretta ma non troppo, cercando di tenere in piedi quello che era il tema del capitolo precedente. Inutile dire che non riescono nel loro intento. Perché se il capitolo precedente proponeva qualche situazione divertente, qui invece non fa altro che peggiorare riproponendo sostanzialmente le stesse situazioni con un tasso di divertimento pressoché nullo. Se nel film del 2014 si assisteva infatti a una lotta di quartiere tutta maschile tra una confraternita di ragazzi e i coniugi Radner per la tranquillità civile, in Cattivi vicini 2 gli ex contendenti si alleano per contrastare un nemico tutto al femminile. Il minestrone insomma è sempre lo stesso, il film difatti riparte da dove il film precedente era finito, con una logica un po' ovvia ma (forse) efficace, e ripropone lo schema narrativo del primo episodio. Ancora, si tratta di una "guerra" tra adulti (non troppo responsabili) e una gioventù incontrollata: il regista spinge sulla commedia demenziale, sfruttando una comicità quasi ai limiti dell'assurdo e situazioni da risata grottesca. Indubbiamente si sorride in alcuni istanti (le vicine di casa però non fanno ridere nemmeno una iena ridens), ma la sensazione di già visto è forte. Alcune gag colpiscono a malapena (la bambina con il dildo è la classica gag che dopo averla proposta per l'ennesima volta, stanca) e generalmente pare di assistere a una versione meno fresca e più stantia del primo film. Insomma, la questione è sempre la stessa, Cattivi Vicini 2 è uno di quei sequel fatto solo ed esclusivamente per questioni economiche, che non ha motivo di esistere ma che continuano a propinarci. Se il primo non era niente di eccezionale ma guardabile, questo inutile seguito non tanto, anzi, dopotutto se non bastano ragazze succinte e belle presenze, è grave.

lunedì 15 luglio 2019

Cattivi vicini (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/05/2019 Qui
Tema e genere: Faccenda non semplicissima la convivenza con i vicini, a volte può causare liti, insulti, querele, e anche cose peggiori, ecco, questo è il tema di questa pellicola principalmente goliardica.
Trama: La vita di due coniugi, neo genitori di una bimba, viene sconvolta quando nell'abitazione a fianco si installa una confraternita universitaria. Dediti a feste e gozzoviglie, i rumorosi studenti mettono a dura prova i nervi della coppia: la "guerra" tra vicini di casa sarà inevitabile.
Recensione: Lascia sensazioni stranamente contrastanti una commedia come Cattivi vicini, se più di una volta si sbraca, e si va avanti a suon di volgarità piuttosto smaccate, compresa una disfida a suon di attrezzi sessuali, ci sono delle inaspettate attenzioni, come la definizione del personaggio di Zac Efron, meno grossolana e manichea di quanto ci si possa aspettare. Però, questa scuola comica, che viene da molto cinema visto e digerito, una discreta tecnica filmica, ha il limite di un'adolescenza perpetua, di un gusto della risata grassa e del ricorso alla scatologia, e del sesso giocato sempre come l'asso pigliatutto, che pare venuto dalle scritte sui bagni in un liceo. Se lo sviluppo della trama, meno banale rispetto al solito, sembra risultare piuttosto ben strutturato, l'ambientazione finisce per rispecchiare troppo la tipicità americana che lo spettatore da per scontato in film similari e di statunitense provenienza. E così, in un marasma di gag a sfondo sessuale, scurrilità, epica dello sballo continuo e dosi gigantesche di trash, tutto è ridotto a grado zero, compresa la timida riflessione sul passaggio dalla spensierata giovinezza alle responsabilità dell'età adulta. Le risate non mancano e le citazioni cinematografiche (banalotte) si sprecano, ma è un film da vedere a cervello spento.

venerdì 12 aprile 2019

Trolls (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/12/2017 Qui - Dai registi del quarto capitolo della saga cinematografica DreamWorks dedicata all'orco ShrekMike Mitchell e Walt Dohrn, ecco Trolls, un film d'animazione del 2016 colorato e divertente che regala 80 minuti di intrattenimento leggero ed appagante. L'avvincente, coloratissima e musicale avventura dei piccoli esseri di norvegesi origini è infatti, un divertentissimo (per quanto non originalissimo) lungometraggio d'animazione in grado di regalare al contempo una grande ondata di buon umore e ottimi spunti di riflessione. Giacché dopo aver visto questo film, senza il sorriso stampato in viso, ma soprattutto nel cuore, è praticamente impossibile, perché questo film d'animazione è un'iniezione di felicità allo stato puro, che ti porta a vedere il bicchiere mezzo pieno, che ti invoglia a superare la negatività, che ti fa venire voglia di contagiare il mondo con tutta la felicità che hai dentro. Dopotutto i Trolls sono minuscoli esserini coloratissimi e "puccettosi" che amano ballare, cantare ed abbracciarsi tutto il giorno. Sono felici finché arrivano i bergers, orchi giganteschi ed orrendi che non sanno cosa sia l'amore e la felicità...sino a quando non mangiano un Troll. E qua inizia il film. E' uno spettacolo visivo, artisticamente azzeccatissimo, ed i piccoli Trolls (una delle mode più inspiegabili degli anni '90), originali e divertenti ricordano molto i Puffi per le loro caratteristiche.

lunedì 4 marzo 2019

Kick-Ass 2 (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/03/2017 Qui - Come molti, anch'io non ero convinto della trovata commerciale di realizzare un sequel di Kick-Ass, considerato che l'originale era già un film perfetto, senza bisogno di alcun sequel. Ho visto quindi Kick-Ass 2 (film del 2013 scritto e diretto da Jeff Wadlow, con protagonisti Aaron Taylor-Johnson, Chloë Grace Moretz, Christopher Mintz-Plasse e Jim Carrey, sequel del film del 2010 Kick-Ass, tratto dell'omonimo fumetto scritto da Mark Millar ed illustrato da John Romita Jr) senza aspettative relativamente alte, ma durante la visione ho dovuto ampiamente ricredermi, anche se come ogni seguito che si rispetti è l'accumulo che scandisce la differenza con il primo bellissimo episodio (che soprattutto a livello tecnico non può che essere superiore). Ma nonostante ciò il regista è riuscito a dirigere un film dall'incredibile ritmo, ma soprattutto dalla sceneggiatura fresca, moderna, si con qualche intoppo qua e la, ma anche con una leggerezza trash davvero invidiabile. Poiché a parer mio questo secondo capitolo non ha deluso le aspettative, tutti gli ingredienti del primo capitolo ritornano e forse questa volta sono anche più marcati, violenza, cattiveria, sesso, humor nero ci sono e si sentono. E quindi ancora una volta la lotta tra il bene e il male, ancora una volta risalta la voglia di diventare qualcuno pur facendo del male, male e solo male. Anche se in verità se non fosse trattato con humor nero questo "Kick-Ass 2" sarebbe un film d'azione violento che aprirebbe allo spettatore un mondo marcio, malato e dominato dal male. Per fortuna i nostri super-eroi (normali e con problemi) anche se spesso e volentieri ridicoli lanciano ancora una bella speranza all'umanità. Ma mentre nel primo film eravamo venuti a conoscenza delle problematiche derivanti dall'essere un supereroe nel mondo reale e ci siamo divertiti a riconoscerci in dei personaggi più che normali, in questo sequel l'elogio alla normalità non viene dimenticato, anzi, viene ancor più rimarcato il fatto che non servono super-poteri per fare del bene.