Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/04/2024 Qui - Una garbata commedia francese che diverte nonostante i suoi alti e bassi. La parte migliore è l'inizio, con le indagini dell'ispettore e le riflessioni di Fabrice Luchini, tutte orientate a identificare rapidamente un colpevole. Sfortunatamente, segue una fase meno coinvolgente (il processo e ciò che segue) che riprende vita con l'arrivo di Isabelle Huppert, la quale si diverte chiaramente a esagerare nel suo ruolo. La regia è adeguata, gli attori sono competenti e i titoli di coda molto piacevoli (senza contare i numerosi omaggi cinefili). In definitiva, è un'opera piacevole e cortese ma alquanto leggera, che si colloca tra le meno rilevanti del regista. François Ozon, partendo da un'opera teatrale già adattata per il cinema negli anni '30 e '40, crea una commedia intelligente, ma non irresistibile. Voto: 6+ [Sky]
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