Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 12/04/2024 Qui - La mano di Isao Takahata è indubbiamente riconoscibile e, nonostante sia il suo esordio, il film si rivela un'esperienza piacevole (anche se non all'altezza delle opere successive, il che è prevedibile). Il film presenta numerosi momenti suggestivi, a volte quasi poetici, canzoni gradevoli, e un personaggio affascinante (Hilda più di Horus), oltre a scelte registiche notevoli e astute, volte a compensare le limitate possibilità di animazione date dal budget ristretto e da una produzione problematica. Tuttavia, a mio parere, questi aspetti positivi non riescono a compensare il principale e grave difetto del film: la sceneggiatura, che per buona parte appare come un insieme di scene disconnesse. Probabilmente, la visione da bambini avrebbe un impatto diverso, dato che la trama segue il classico schema dell'avventura di un giovane eroe che deve sconfiggere il malvagio di turno, affrontando varie peripezie, ma da adulti si nota soprattutto una certa incoerenza e mancanza di omogeneità. Nonostante ciò, il film compie il suo dovere e trasmette chiaramente la morale dell'autore. "La grande avventura del piccolo principe Valiant", noto anche come "Il segreto della spada del sole" (titolo decisamente più appropriato), pur attingendo da Disney e fungendo da archetipo per future produzioni nell'animazione giapponese, rimane una fiaba avventurosa e incantevole, disordinata ma capace di scaldare l'anima e il cuore per un po'. Voto: 6
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