venerdì 12 aprile 2024

Barefoot Gen (1983)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 12/04/2024 Qui - Adottando pienamente lo stile dell'animazione degli anni '80, Mori Masaki ha creato con "Barefoot Gen" uno degli Hiroshima-Movies più inquietanti e profondi che siano mai stati realizzati. Il film è intriso di umanità e speranza, ma non esita a mostrare senza censure le atrocità della guerra (la sequenza dell'esplosione della bomba, di tre minuti, lascia senza fiato). Nonostante alcuni momenti di tragica compiacenza che ne impediscono il raggiungimento di vette supreme, rimane un'opera imprescindibile e di grande valore educativo per la sua franchezza nel rappresentare l'orrore. Essendo anche un resoconto autobiografico dell'autore del manga, l'intensità e la disperazione sono palpabili, e sebbene l'esasperazione sia presente, rimane contenuta nella prima parte (la seconda parte seguirà tre anni dopo). "Barefoot Gen" offre lo sguardo innocente di un bambino sull'olocausto nucleare, un viaggio emotivo simile a quello di "Una tomba per le lucciole", ma con un filo di speranza in più. La narrazione è eccellente, bilanciando leggerezza e tragedia. Questo cartone storico merita sicuramente la visione, purché non ci si aspetti troppo in termini di qualità dei disegni. Voto: 7

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