Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/04/2024 Qui - Un ruolo insolito per Michele Placido, più che altro perché impersonando un anziano di poche parole improvvisamente trapiantato in una realtà non sua, deve esprimere i propri sentimenti solo con la mimica facciale e corporea. L'esperimento è riuscito a metà e non si può dire che aiuti il film a diventare particolarmente coinvolgente. Per fortuna c'è la nipote, una brava Angelica Kazankova, che offre un esordio promettente e spontaneità fuori dal comune. Sceneggiatura che vorrebbe approfondire ma che soffre di schematismo e prevedibilità (alcune situazioni paiono inverosimili). Realizzato durante l'apice della pandemia di Covid, è un film che suscita interesse ma risulta incompleto. Voto: 5,5 [Sky]
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