Post pubblicato su Pietro Saba World il 12/04/2024 Qui - Forse l'avrete notato, ma da gennaio ho ripreso il mio viaggio nell'animazione giapponese, iniziando con un film "moderno" al mese, che guarderò e recensirò fino a dicembre, e ora con una collezione di film "vintage", qui chiamati "retrò", che ho visto e recensito per l'occasione. Ho visto nove film, in realtà dieci, alcuni difficili da reperire, ma grazie a Youtube ho potuto vedere senza problemi Barefoot Gen, disponibile con sottotitoli, e Wicked City, disponibile in italiano. Ho trovato gli altri cercando su vari siti, mentre l'ultimo che ho menzionato, insieme a Venus Wars, sono entrambi disponibili nella sezione "Anime Generation" a pagamento di Prime Video. Su Prime, fino a poco tempo fa, erano disponibili anche Capitan Harlock e La grande avventura del piccolo principe Valiant, così come La leggenda del serpente bianco e Cowboy Bebop - Il film, ma ora non più, perché "This video is currently unavailable to watch in your location". Secondo la ricerca Google, invece, sono introvabili su piattaforme legali sia Ninja Scroll che Le ali di Honneamise. Tuttavia, se foste veramente interessati, contattatemi in privato e potrei aiutarvi. Ritornando al discorso precedente, il decimo film che ho visto è stato Interstella 5555. Nonostante sarà incluso nel conteggio totale, ho scelto di non recensirlo poiché si presenta più come un lungo videoclip che come un film d'animazione. La grafica è gradevole ma non particolarmente coinvolgente, e la trama è assente, dato che il film è un omaggio all'album Discovery dei leggendari Daft Punk, che purtroppo si sono recentemente sciolti. All'epoca, nel 2003, mi limitai a guardare il video di One more time, ma ora ho avuto l'opportunità di vedere l'intero film d'animazione, diretto tra gli altri da Leiji Matsumoto, creatore di Capitan Harlock e Galaxy Express 999, e privo di dialoghi (disponibile con un abbonamento premium su Prime o gratuitamente su Youtube). Musicalmente, il film è ben orchestrato, anche se dopo le prime quattro canzoni, le successive iniziano a perdere qualità e diventano ripetitive. Narrativamente, è piuttosto semplicistico e troppo ottimista. Il connubio tra audio e video non raggiunge mai vette elevate e gli ultimi venti minuti risultano piuttosto noiosi. In conclusione, è un esperimento interessante, ma considerati i talenti coinvolti, si poteva aspirare a qualcosa di più. Rimane comunque un piccolo cult, come i 9 Anime qui menzionati, tra cui spiccano due curiosità: la presenza di due film dello stesso regista e la figura di Capitan Harlock, creato dal già nominato Leiji Matsumoto.
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