Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2021 Qui - Suppongo ma potrei anche sbagliare, che chiunque legga un titolo del genere, guardando anche la locandina, la prima cosa che pensa è di vedere una trashata assurda. Ecco, niente di tutto questo, perché l'elemento trash non si vede nemmeno con il telescopio Hubble. La pellicola (scritta, diretta e co-prodotta dallo sconosciuto regista americano Robert D. Krzykowski) prende rapidamente dei toni malinconici e nostalgici. Tale tonalità rimane per tutta la durata del film, creando un forte contrasto con l'assurdità delle missioni a cui ha partecipato e parteciperà il protagonista, uomo tutto d'un pezzo, al quale la guerra ed il governo ha tolto in fondo una vita normale. Sam Elliott è un attore di tutto rispetto ed è l'aspetto migliore di questo film che purtroppo pecca molto in scrittura, con buchi di sceneggiatura vistosi e con la scansione dei numerosi flashback non proprio indovinata (imbarazzanti i momenti clou). Comunque non è facile giudicare un film del genere, un film che almeno è originale, ma l'originalità non sempre basta. Voto: 5,5
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martedì 31 agosto 2021
giovedì 23 gennaio 2020
A Star Is Born (2018)
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/01/2020 Qui
Tema e genere: Esordio alla regia dell'attore Bradley Cooper (Il lato positivo, American Hustle) con un storia, ricca di musica e molto classica per Hollywood, già portata al cinema quattro volte.
Tema e genere: Esordio alla regia dell'attore Bradley Cooper (Il lato positivo, American Hustle) con un storia, ricca di musica e molto classica per Hollywood, già portata al cinema quattro volte.
Trama: Lui è una rockstar che per caso incontra lei, cameriera in un bar: la sente cantare, si innamorano e lui la lancia come stella. Ma all'ascesa di lei corrisponde il declino di lui.
Recensione: Ci sono storie che non passano mai di moda, che ciclicamente riappaiono in un eterno ritorno di fiamma con il pubblico: tra queste sicuramente A Star Is Born, giunta ormai alla sua quarta trasposizione cinematografica, dopo quelle del 1937, del 1954 e del 1976. La sempiterna favola è quella dell'affermato pigmalione che scopre il talento acerbo di una anonima ragazza e, innamorandosene, la lancia nell'empireo della celebrità, mentre nel contempo la sua stella sembra definitivamente appannarsi. Questa è la volta (dopo Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand) di Lady Gaga, all'anagrafe Stefani Joanne Angelina Germanotta, diva del pop degli anni 2010 in fase di reinvenzione della sua carriera, ed oggi determinata più che mai ad affermare (dopo il training effettuato in un paio di stagioni della serie American Horror Story) il suo talento di interprete. Da questo punto di vista, Bradley Cooper le ha regalato una grande opportunità, scritturandola come protagonista: la Lady non solo dimostra di sapersela cavare come attrice, conquistando addirittura una nomination agli Oscar alla prima interpretazione, ma si consacra pure come musicista, attraverso il successo di critica e pubblico della colonna sonora (un mix fatto di ballad e pezzi country rock), culminato nella celebrata performance di Shallow, la canzone, di cui è anche autrice, meritatamente premiata (è davvero bellissima) nella stessa serata con la statuetta dorata. Passando a Bradley Cooper, anche lui all'esordio, nel suo caso alla regia, gli va riconosciuto di far partire l'opera con il piede giusto: nella prima parte del film decide saggiamente di affidarsi alla musica, procedendo con stile misurato attraverso un serie di scene che paiono costruite intorno ai momenti musicali. Questi, grazie alla bellezza delle musiche, all'indubbio talento vocale della sua protagonista, alla sorprendente voce rock a la Bruce Springsteen dello stesso Cooper, ed alla buona chimica della coppia, riescono ad emozionare ed appassionare.
mercoledì 15 maggio 2019
Rock Dog (2016)
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/03/2018 Qui - A metà tra Kung Fu Panda e Zootropolis, Rock Dog, film d'animazione del 2016 coprodotto da Stati Uniti e Cina, scritto e diretto dall'Ash Brannon di Toy Story 2 e ispirato a Tibetan Rock Dog (una graphic novel di Zheng Jun), è un prodotto piacevole e spensierato, abbastanza divertente. Un film adatto a tutta la famiglia, ma soprattutto ai più giovani, che miscelando appunto diversi generi, si fa sufficientemente apprezzare, anche se lo stesso racconti "solamente" e semplicemente una banale storiella per bambini poco esigenti, in cui si esalta l'importanza del seguire i propri sogni, credere in sé stessi, etc. Il risultato è senz'altro quindi un film molto edulcorato e poco stratificato, che comunque tiene compagnia con piacere seguendo i passaggi della storia di formazione. Perché nonostante i difetti palesi del cartone, primo fra tutti l'assoluta mancanza di originalità e umorismo, offre di un plot facile da seguire e fruibile dal giovane pubblico. Una storia che potrebbe risvegliare l'attenzione dei più giovani amanti della musica, che troveranno in Rock Dog un prodotto con validi contenuti musicali (sia originali che non), accompagnati da un'esaltazione e un invito alla realizzazione artistica personale. Non a caso il film, arricchito da una colonna sonora decisamente in tema (efficace e funzionale), comprendente brani di Beck, Foo Fighters e Radiohead, oltre a brani originali (nella versione italiana i brani originali sono eseguiti da Giò Sada, vincitore nel 2015 della nona edizione del talent show X Factor, che ha dato alle canzoni il suo inconfondibile timbro personale) parla di un mastino tibetano che dopo aversi visto precipitare dal cielo una radio (restando folgorato dal ritmo, a tal proposito l'idea di rendere la musica in maniera visiva, note che prendono forma nella testa, è molto riuscita) decide di lasciare la sua abitazione e le aspirazioni dei suoi cari (soprattutto del padre che vorrebbe continuasse le sue orme di guardiano di un villaggio di pecore e che sviluppasse la sua "forza interiore" per combattere i pericoli) per andare in città e realizzare il sogno di diventare musicista, non sapendo però che metterà in moto una serie di eventi del tutto inaspettati (anche se banalmente prevedibili).
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