Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/06/2024 Qui - Si apprezza particolarmente il tentativo di rappresentare attraverso le immagini l'apocalisse della materia e la sua inevitabile riduzione in decomposizione, non solo nel senso fisico, ma anche nell'orrore di un piano metafisico creato unicamente per opprimere e punire. Uno spettacolo visivo grandioso che fonde il cyberpunk con l'eredità dell'arte classica, catturando l'attenzione per la sua irrazionalità e il nichilismo che evoca in ogni scena. La mancanza di una leggibilità (anche parziale) e l'assenza di parole lo rendono concettualmente ostico, lasciando intatto il senso di un'opera "delirante" e misteriosa. Un'opera che, prodigio di animazione a passo uno di ispirazione alchemica (ad opera dell'esperto Phil Tippett), fagocita occhi e mente per poi dissolversi come una bolla di ineffabile ironia. Almeno una volta va visto, perché sì, non si capisce nulla, ma dal punto di vista estetico è incredibile. Voto: 7
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