Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/06/2024 Qui - L'opera prima di Liam Gavin, un horror irlandese dal tono drammatico, merita attenzione per l'approccio consapevole ai temi esoterici, privilegiando l'aderenza ai rituali reali piuttosto che le spettacolarità tipiche dei ghost movie, il che rende intrigante gran parte del film, anche per le notevoli interpretazioni dei protagonisti. Sfortunatamente, l'ultima mezz'ora, forse cercando di sondare ambiti metafisici, si disperde in immagini suggestive ma un po' autoreferenziali, culminando in un finale meno incisivo che può lasciare insoddisfatti. Sebbene il ritmo degli eventi sia ponderato (e intenzionalmente così), la trama è priva di grandi incertezze e non sviluppa elementi di tensione significativi come potrebbe sembrare durante la visione, ma si mantiene su un livello adeguatamente valido per ciò che è: un dramma psicofisico che, pur non essendo di facile assimilazione, riesce a non annoiare eccessivamente. Voto: 6
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