Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/06/2024 Qui - In un mondo moderno caotico e nel cinema contemporaneo, emerge un film piccolo ma in qualche modo miracoloso. Racconta la storia semplice di Hirayama, un addetto alle pulizie dei bagni di Tokyo, tra i più puliti, belli e all'avanguardia al mondo. La sua routine è scandita da incontri inaspettati e azioni quotidiane che sembrano immutabili. Eppure, la vita si evolve e può essere straordinaria. Questa narrazione è vista attraverso gli occhi espressivi del protagonista, magistralmente interpretato da Koji Yakusho. La colonna sonora è accattivante, anche se solleva dubbi sulla sincerità del film, ma rimane irresistibile. Regia e fotografia, pur minimaliste, sono in realtà meticolose nel ritmo e nella scelta dei colori. La seconda parte, meno incisiva, rischia di perdere l'unicità per alcuni dialoghi banali. Il film invita a riflettere sul significato della vita e si rivolge a chi è pronto a comprenderlo. Non sappiamo molto del passato del protagonista, a parte brevi accenni in un incontro con la sorella, ma lui appare soddisfatto. Wim Wenders, dopo risultati altalenanti, ha creato un piccolo capolavoro contemplativo in formato 4:3, evocativo del cinema classico. Nonostante la lunghezza e una trama essenziale, il film tocca l'anima. Ci introduce in un mondo che celebra la semplicità di un'esistenza che per molti è diventata troppo complicata, ma non per lui. Il suo piccolo mondo gli basta. Il film ha insegnamenti per tutti, indubbiamente. È un'opera lenta con dialoghi sparsi, che meriterebbe più visibilità, ma non è per tutti. Ciò nonostante, resta notevole. Voto: 7,5 [Sky]
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