Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2023 Qui - Una storia forte alla base di tutto c'è, quello è innegabile, ma il film purtroppo è diluito con una lentezza estenuante (la passeggiata silenziosa di Pierfrancesco Favino all'inizio lunga un'eternità!) che offusca e appesantisce la storia vera e propria (la storia di un viaggio intenso e doloroso che porta il protagonista a riappropriarsi del proprio passato), che risulta quindi senza mordente e assolutamente prevedibile. Dal fatidico incontro col vecchio amico (non memorabile come scena) il film si sfalda e perde la sua veracità. In ogni caso meravigliosa e coraggiosissima Aurora Quattrocchi, interessante il personaggio di Francesco Di Leva, un prete impavido che mena e non le manda a dire, col suo seguito di ragazzi in motorino che sembrano usciti da Gomorra, ma che stavolta stanno dalla parte del bene, ed infine non assolutamente brutto il film stesso, un film (diretto da Mario Martone) pregevole ma non irreprensibile. Voto: 6
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